Il cruciverba della crisi

Carmelo Caruso (Grafica di Enrico Cicchetti)

Tutte le "M" che potrebbero risolvere il rebus della verifica di governo

 

   

ORIZZONTALI

2. Ministero dei Trasporti. Si racconta che Matteo Renzi abbia puntato questo ministero. Fateci caso, in ogni intervista ripete che l’Italia ha bisogno di infrastrutture. E tutti capiscono che vuole lasciare Paola De Micheli come un gatto in tangenziale. Da un anno è costretta a subire tutte le critiche. Gli scuolabus, i Benetton … E pensare che lei neppure voleva andarci: “Se me lo chiede il segretario…”. Al casello di Palazzo Chigi dicono che ci si già Ettore Rosato ad attenderla

  

3. È quel ministero che tutti desiderano ma che Roberto Gualtieri non lascia. E ci mancherebbe. Lo chiede l’Europa. Matteo Renzi ci vedrebbe benissimo Mario Draghi. In alternativa Fabio Panetta. Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, protegge Gualtieri perché non “è il caso di cambiarlo”. Il Mef? E’ la “camera chiara” del Recovery Plan. Sussidi, bonus, ristori. Se Renzi forza su Gualtieri, il Pd ha già lasciato intendere che lascia il tavolo. Che vita agra quella dei titolari del Mef. Giovanni Tria doveva vedersela con Laura Castelli. Pier Carlo Padoan dopo l’esperienza al Mef (e in parlamento) è volato a Milano (Unicredit). E’ il ministero sul governo che scotta.

   

4. Ancora tu? Ma non dovevamo vederci più. Ormai è come una canzone di Lucio Battisti. Italia viva avrebbe aperto la crisi perché “sul Mes abbiamo perso troppo tempo”. Giuseppe Conte ogni volta che un giornalista intonava l’inno, lo interrompeva subito. Mes è la parola in gabbia. Renato Brunetta in Forza Italia è un militante del Mes. Ma non si è fatto Maie (responsabile). Il Mes è la foglia di “fico” di questa crisi. Il M5s pur di rimanere al governo chissà se direbbe ancora no. Renzi dopo 18 giorni di crisi ne parla un po’ meno. Finirà nel ripostiglio di Rocco Casalino? 

  

5. Mohammad bin Salman. Ma accorciato. E’ il nome del re saudita che ha un debole per Matteo Renzi. Ma lo avete visto come sorrideva? Neppure Oriana Fallaci quando intervistò Gheddafi e Khomeini incassò tanti sorrisi. Nelle ore più drammatiche della crisi, Renzi è volato da lui per parlare di costo del lavoro e, diciamo la verità, lui è “very jealous”, ma anche “the cost of infrastructure…”. Apriti cielo. Il Pd e il M5s hanno stigmatizzato la sua attività di conferenziere che Renzi difende e che augura a Conte “magari anche lui un giorno le farà”. Avrebbe ricevuto un compenso di 80 mila euro. Embé? “Io ci pago le tasse in Italia” ha risposto. Con un aereo messo a disposizione dagli arabi, in poche è tornato a Roma dove si è presentato di fronte al presidente Mattarella. Ci mancava solo “la variante araba”. Leggere Machiavelli a Riyadh.

    

VERTICALI

1. Vedi alla voce Mit. (sempre Ettore Rosato al casello)

 

3. Che gruppo formidabile. Eletti all’estero, ma europeisti per Conte, costruttori per Mattarella, di sostegno a Goffredo Bettini. Il Maie è il partito di Ricardo Merlo (con una sola c). Ha studiato all’università di Bergoglio. Sta mettendo tutta la sua competenza a disposizione del Paese. Ne ha radunati dieci al Senato. Mai dire Maie. E però, sempre dieci sono. Adottateli.

 

4. Quante ne ha dovute ascoltare? Insieme a Teresa Ballanova è stata la donna che ha acceso la miccia della crisi. “Noi il Recovery lo abbiamo letto. Non so voi”. Nei giorni della fiducia-sfiducia a Giuseppe Conte, si è vestita di nero. E tutti a dire “in gramaglie”, “è il requiem del governo”. Il Pd ha chiesto a lei di provare a fare ragionare lui (Renzi). E’ già ministro in pectore. All’Istruzione, allo Sviluppo Economico, alla Giustizia. Si è già calata nella parte. Ha ammonito Gualtieri come fosse uno studente impreparato: “Noi di Italia viva studiamo”. (Tranelli?)

  

5. Eh, no. Mai dire mai. Silvio Berlusconi che non rompe l’unità del centrodestra apre però al governo dei “migliori”. E il “migliore” in Italia è solo uno: Palmiro Togliatti. Intelligenza con il nemico? Al momento, Fi non appoggia governi raccogliticci. Ma se Conte dovesse saltare, allora ecco che scompare Conte e appare Ursula (modello). La crisi è ancora lunga. Solo Berlusconi è eterno. Riusciranno a sedurlo? Matteo Salvini gli ha offerto il Qurinale. L’unica che può convincerlo è la cattolica Paola Binetti. Un soglio per Silvio?

 

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