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L'opposizione

Il centrodestra unito chiede il voto ma ognuno pensa al piano "b"

David Allegranti

Con un altro presidente del Consiglio, Forza Italia potrebbe anche partecipare a una maggioranza alternativa. E Giorgia Meloni? Insiste con il voto anticipato per mettere in difficoltà l'alleato Salvini

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In pubblico, il centrodestra ha evitato ieri l’incidente più pericoloso: quello di presentarsi in ordine sparso all’appuntamento con Sergio Mattarella. Il rischio c’era tutto. La sera prima, alla direzione nazionale di Fratelli d’Italia, diversi parlamentari erano parecchio irritati con gli alleati per le ambiguità mantenute negli ultimi giorni (più sul fronte Lega che Forza Italia, dalla quale, dicono gli uomini di Giorgia Meloni, è più facile aspettarsi certi ondeggiamenti).

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In pubblico, il centrodestra ha evitato ieri l’incidente più pericoloso: quello di presentarsi in ordine sparso all’appuntamento con Sergio Mattarella. Il rischio c’era tutto. La sera prima, alla direzione nazionale di Fratelli d’Italia, diversi parlamentari erano parecchio irritati con gli alleati per le ambiguità mantenute negli ultimi giorni (più sul fronte Lega che Forza Italia, dalla quale, dicono gli uomini di Giorgia Meloni, è più facile aspettarsi certi ondeggiamenti).

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Alcuni addirittura avevano proposto di presentarsi separati al Quirinale. Il clima da giorni non è sereno nel centrodestra, c’è stato pure un forte litigio fra Meloni e Paolo Romani durante un altro vertice. Poi, prima dell’incontro con Mattarella, la coalizione di centrodestra si è riunita, con Silvio Berlusconi in collegamento e ha trovato una soluzione che però sembra essere provvisoria. 

 

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Uscito dalle consultazioni al Quirinale, ha preso la parola Matteo Salvini per conto di tutti e ha menato come un fabbro sui “voltagabbana” che sarebbero dovuti andare in soccorso di Giuseppe Conte. Salvini ha detto che la posizione della coalizione è il voto subito, ma una precisazione di fine intervento ha subito lasciato spazio alle interpretazioni: “Tutti i componenti si sono riservati, ove non si andasse a elezioni, di valutare con il massimo rispetto ogni decisione che spetta costituzionalmente al capo dello stato all’esito delle consultazioni in corso”. Dunque un’apertura a soluzioni o piani alternativi al Conte ter. Tradotto: se ci fosse un altro presidente del Consiglio, se ne potrebbe anche parlare. In questo caso però le valutazioni sarebbero appunto diverse. Forza Italia sarebbe, probabilmente, disponibile a sostenere un governo diverso da quello con Conte presidente: “Noi non abbiamo alcun problema ad andare al voto, però questa non è una situazione normale e non penso che la stragrande maggioranza degli italiani muoia dalla voglia di votare”, dice al Foglio Stefano Mugnai, vicecapogruppo di Forza Italia alla Camera: “Dobbiamo comportarci in maniera diversa dalle forze della vecchia maggioranza, rimarcando le differenze fra noi e loro che invece stanno offrendo uno spettacolo indegno. Siamo in una situazione drammatica e abbiamo un appuntamento con la storia. Il centrodestra ha l’occasione di mostrarsi responsabile e agire per il bene del paese e non per quello dei singoli partiti”. Salvini dovrebbe scegliere da che parte stare, sapendo che lasciare Giorgia Meloni tutta da sola all’opposizione equivarrebbe a regalarle spazi ampi in cui poter continuare a crescere. Forse lo spaventa di più dell’ipotesi di andare al voto.

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