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L'opzione B di Forza Italia, parla Antonio Tajani

Governo dei migliori, con dentro il centrodestra

Dichiarazione congiunta del centrodestra, ma "se non si andasse al voto…"

Marianna Rizzini

"Governo rappresentativo della sostanziale unità del paese", dice Tajani, che però ribadisce: "Non abbiamo intenzione di spaccare il centrodestra".

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“Un governo dei migliori”, con il centrodestra tra i partecipanti, in caso l’opzione voto – quella espressa come preferenza da Matteo Salvini a nome “del centrodestra unito”, ieri, all’uscita dalle consultazioni – non facesse parte dello scenario. Il vice presidente di Forza Italia Antonio Tajani è appena sceso dal Colle, e della dichiarazione congiunta dice: “Sono molto importanti le ultime tre righe”. Cioè la frase: “Tutti i componenti si sono riservati, ove non si andasse a elezioni, di valutare con il massimo rispetto ogni decisione che spetta costituzionalmente al capo dello stato all’esito delle consultazioni in corso”.

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“Un governo dei migliori”, con il centrodestra tra i partecipanti, in caso l’opzione voto – quella espressa come preferenza da Matteo Salvini a nome “del centrodestra unito”, ieri, all’uscita dalle consultazioni – non facesse parte dello scenario. Il vice presidente di Forza Italia Antonio Tajani è appena sceso dal Colle, e della dichiarazione congiunta dice: “Sono molto importanti le ultime tre righe”. Cioè la frase: “Tutti i componenti si sono riservati, ove non si andasse a elezioni, di valutare con il massimo rispetto ogni decisione che spetta costituzionalmente al capo dello stato all’esito delle consultazioni in corso”.

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Tutti i componenti, cioè ognuno per sé, anche se la prima opzione sarebbe il voto (questa la scelta, dopo il vertice del centrodestra pre-consultazioni, sempre ieri. Un vertice non privo di divergenze di vedute). “L’Italia ha bisogno di un governo solido, credibile”, sostenuto da un’ampia compagine, “rappresentativa della sostanziale unità del paese”. Sostanziale: un concetto evocato da Silvio Berlusconi qualche giorno fa. “Fermo restando che siamo pronti a collaborare per tutti i provvedimenti necessari a salvaguardare gli interessi degli italiani”, dice Tajani, “non siamo disponibili per maggioranze Ursula” (cioè Pd-M5s-Forza Italia), ma “valuteremo, eventualmente”, altre opzioni, in direzione di “un esecutivo in cui, presente il centrodestra, si possa fare quello di cui ha urgente bisogno il paese: l’Italia si trova ora in una situazione drammatica, come dopo la Seconda guerra mondiale, e quindi noi non ci sottraiamo a dare il nostro contributo per l’uscita dall’emergenza, ma non siamo disponibili a sostenere governi che si configurino come riedizioni di questa maggioranza”.

   

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Tajani lo ripete: in caso non fosse praticabile la strada delle elezioni, quella che ieri Salvini ha illustrato, non senza sottolineare l’intenzione di non dilungarsi nelle spiegazioni, “a differenza di altre forze politiche”, Forza Italia considererebbe quella di un governo “dei migliori”. Personalità “capaci di guidare il paese fuori da questa crisi”.

  

E Giuseppe Conte? “Non è questione di nomi, è questione di quello che serve all’Italia, e noi lo abbiamo più volte indicato”. E mentre si attendono le comunicazioni serali dal Colle, Tajani dice anche che “Forza Italia ha la sua identità, non si appiattisce, ma certo non ha alcuna intenzione di rompere l’unità del centrodestra. Non si confonda con questo la nostra disponibilità a un eventuale governo dei migliori”.

 

Tuttavia a sera si restava con l’impressione che, nel centrodestra plasticamente unito per un istante dietro alla mascherina tricolore di Salvini, le sfumature in direzione “unità sostanziale” contassero almeno quanto le parole “al presidente è stata confermata la nostra richiesta di valutare l’ipotesi di scioglimento delle Camere e del ricorso a elezioni”.

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