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editoriali

La lezione di Berlusconi

Redazione

Cita Biden per ricordare ai suoi alleati i princìpi della convivenza democratica

Silvio Berlusconi ha tratto spunto dal discorso di insediamento di Joe Biden per dare una lezione ai suoi alleati di centrodestra. “Senza concordia e unità e senza la volontà di ascoltare gli altri, di mettersi nei panni degli altri – ha scritto – la nostra civiltà e la nostra democrazia rischiano di deperire e di annullarsi nella delegittimazione reciproca”. Aggiunge il Cav., per togliere ogni dubbio, che “questo insegnamento è valido anche per il nostro paese, inchiodato da anni da una contrapposizione radicale e deleteria”.

   

     
  
   

Com’è noto Berlusconi è stato oggetto a lungo di una campagna di delegittimazione, e questo dà un maggiore spessore al suo intervento. Berlusconi non vuole annullare o sottacere le distanze e le differenze, “la democrazia vive della dialettica e del confronto” e questo la differenzia dai regimi autoritari. Però serve “una convergenza sui valori fondanti della nostra civiltà democratica”, altrimenti si finisce in un “gioco distruttivo e paralizzante”.

   

Si tratta di un richiamo dal quale si possono trarre conseguenze politiche rilevanti. La prima è una questione di stile tutt’altro che secondaria: il rifiuto della demonizzazione degli avversari pur nella distinzione dei ruoli. La seconda è l’esigenza di riconoscere valori comuni come base della convivenza democratica. Matteo Salvini e Giorgia Meloni dovrebbero prendere nota. Naturalmente si tratta di un’affermazione di principio e di una consonanza sincera con l’impostazione del nuovo inquilino della Casa Bianca. Trarne conclusioni legate all’attualità politica nazionale sarebbe probabilmente improprio. Tuttavia sembra di capire che il Cav. non voglia partecipare a quel “gioco distruttivo e paralizzante” che è la cifra prevalente del confronto politico in atto. Non dice come uscirne e non sarebbe giusto chiederlo a lui e solo a lui. Però il suo ammonimento vale per tutti e soprattutto per i suoi alleati, e questo invece è evidentissimo.