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Crisi e governi del futuro. Nobili (Iv) ci dice perché la Lega deve smarcarsi da FdI sul voto anticipato

Annalisa Chirico

“Per noi le opzioni sul tavolo sono tre: un nuovo governo con l’attuale maggioranza, una maggioranza ‘Ursula’, sulla falsariga del Parlamento europeo, oppure ci sediamo attorno a un tavolo per dar vita a un governo ampio, esteso a tutte le forze politiche disposte ad aiutare l’Italia”, dice il deputato di Italia viva

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“Giuseppe Conte mi fa venire in mente la canzone di Giorgio Gaber, il conformista che si sente progressista, socialista, liberista, antirazzista, animalista…”, il deputato di Iv Luciano Nobili non ha perso il sense of humour nonostante tutto, e così si concede una chiacchierata con il Foglio al termine dei lavori di commissione sul dossier Alitalia. “Sono intervenuto da relatore di maggioranza anche se la maggioranza non c’è più”, riflette Nobili ad alta voce.

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“Giuseppe Conte mi fa venire in mente la canzone di Giorgio Gaber, il conformista che si sente progressista, socialista, liberista, antirazzista, animalista…”, il deputato di Iv Luciano Nobili non ha perso il sense of humour nonostante tutto, e così si concede una chiacchierata con il Foglio al termine dei lavori di commissione sul dossier Alitalia. “Sono intervenuto da relatore di maggioranza anche se la maggioranza non c’è più”, riflette Nobili ad alta voce.

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I 156 voti al Senato, onorevole, sono sufficienti per governare?

“No, non lo sono, tantomeno nel momento attuale in cui siamo chiamati ad affrontare una crisi pandemica insieme alla più grave recessione economica dal secondo dopoguerra. Come si fa a governare con Mastella, un no-Vax e l’ex segretaria di Berlusconi?”. Voi vi siete astenuti, non avete votato contro. “La nostra è stata l’ennesima prova di responsabilità verso il paese, non verso lo scranno. Abbiamo rinunciato a due ministeri e ad un sottosegretariato, l’ultima volta era accaduto nel ’93 con Francesco Rutelli, all’epoca ministro dell’Ambiente nel governo Ciampi”.

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In realtà, nel 2019 la Lega ha rinunciato a sei ministeri, il premier era sempre Conte…

“Ha ragione ma i leghisti puntavano al voto anticipato”.

 

Voi invece non volete sentir parlare di voto.

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“Per noi le opzioni sul tavolo sono tre: un nuovo governo con l’attuale maggioranza, una maggioranza ‘Ursula’, sulla falsariga del Parlamento europeo, oppure ci sediamo attorno a un tavolo per dar vita a un governo ampio, esteso a tutte le forze politiche disposte ad aiutare l’Italia”.  

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 Anche Lega e Fdi?

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“Dico a tutti coloro disposti a dare una mano”.

 

La destra non è più inavvicinabile?

Noi non siamo disposti a far parte di un governo di centrodestra ma siamo disposti a sostenere un governo per la ricostruzione del paese, senza concessioni al sovranismo. Del resto, nella giornata di insediamento del presidente Joe Biden dobbiamo ricordare che nessuno in Italia ha incarnato il sovranismo meglio di Giuseppe Conte”. In che senso? “E’ stato lui il principale punto di riferimento di Donald Trump nel nostro paese. Nell’agosto del 2019, tra Salvini e Conte, Trump scelse il secondo con il famoso endorsement, via Twitter, a ‘Giuseppi’”.

 

Ma il leader della Lega non è quello del Papeete, dei “pieni poteri”, eccetera eccetera?

"La destra, in particolare quella di Meloni, ha espresso posizioni incompatibili con noi. Non so se, con Salvini al governo, l’interlocuzione con Bruxelles avrebbe funzionato, ne dubito. È tuttavia innegabile che negli ultimi mesi Salvini abbia mutato le sue posizioni su euro, Europa, atlantismo. Noi gli diciamo: bravo, finalmente. Nel 2019 salvini lo abbiamo fermato noi e oggi avrebbe senso che lui si smaracasse da Meloni che insiste sul voto anticipato e su mozioni di sfiducia fallimentari e proponesse un governo di ricostruzione lui per primo invece che le elezioni per essere utile al paese. In questo modo Fdi puntella il governo e lo stesso Conte. Salvini si dissoci da lei e dica: ci mettiamo a disposizione del paese”.

    

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha richiesto a più riprese maggioranze solide e coese, si accontenterà di un governo appeso al voto di transfughi e senatori a vita?

“Per noi quello che fa il presidente della Repubblica va bene, altri ne chiedevano l’impeachment. Io credo che, al di là delle valutazioni del capo dello stato, questa maggioranza non possa andare avanti. Il pil rischia di registrare meno dieci quest’anno, abbiamo il numero più alto di decessi in rapporto alla popolazione, abbiamo tenuto le scuole chiuse per undici mesi. Serve un deciso cambio di passo”.

  

In aula il premier Conte ha rimproverato a Matteo Renzi la lugubre aritmetica dei morti Covid.

“Se c’è qualcuno che nel dibattito pubblico ha strumentalizzato le troppe vittime è stato proprio Conte”.

 

Il Copasir audirà il portavoce di Palazzo Chigi Rocco Casalino per far luce sulla vicenda della geolocalizzazione in Libia e sul presunto hackeraggio dei canali social del premier.

“Ma quali hacker? Facebook ha smentito qualsiasi intrusione sul profilo ufficiale del presidente del Consiglio, quindi qualcuno ha raccontato una balla. È bene che il Copasir approfondisca la vicenda Casalino-petizioni populiste”.

   

Il conformista, canta Gaber, è “uno che di solito sta sempre dalla parte giusta”. Oggi, onorevole Nobili, siete dalla parte giusta?

“Siamo dalla parte del paese che attende vaccini e ristori, che vuole i soldi del Mes per migliorare la sanità, che vuole sbloccare le opere e aprire cantieri per creare lavoro. Anche se a Palazzo Chigi nessuno sembra preoccuparsene, il prossimo 31 marzo terminerà il blocco dei licenziamenti. Diversi dossier, da Alitalia all’ex Ilva ad Autostrade, attendono da troppo tempo. La Commissione europea attende di conoscere il nuovo piano industriale di Alitalia e chiede discontinuità su strategie, rotte, personale. Su questo, come sul Recovery fund, l’Europa attende”.

 

A proposito di Next Generation EU, l’Italia è chiamata a riformare la giustizia e la pubblica amministrazione. Ce la faremo?

“Siamo in ritardo, non c’è ancora una versione definitiva del Piano nazionale mentre diversi altri paesi lo hanno già presentato. Se nel governo qualcuno pensa che l’Europa ci regalerà i soldi si sbaglia di grosso”.

  

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