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Chiacchiere in libertà con il direttore

La strategia della riconciliazione. Il bivio di Giuseppe Conte

Il premier di fronte a due scelte: può fare un passo indietro e provare ad allargare il perimetro del consenso di governo con Responsabili e Iv oppure la sfida ma con rischio

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Un premier di fronte a un bivio: o ricucire con Iv, allargando il perimetro ai responsabili, o rischiare in aula e ottenere una maggioranza che gli permette di salvarsi ma non di governare. La grande ondata di responsabili ancora non si è manifestata. Insieme al direttore del Foglio, Claudio Cerasa, alcuni strumenti per leggere la crisi.

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Un premier di fronte a un bivio: o ricucire con Iv, allargando il perimetro ai responsabili, o rischiare in aula e ottenere una maggioranza che gli permette di salvarsi ma non di governare. La grande ondata di responsabili ancora non si è manifestata. Insieme al direttore del Foglio, Claudio Cerasa, alcuni strumenti per leggere la crisi.

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Innanzitutto i dati, e i regolamenti. Al premier basta una maggioranza relativa e Iv ha già fatto sapere che al Senato si asterrà. L'astensione coincide con un voto che non viene conteggiato. Non è un voto contrario. Tecnicamente Conte ce la fa a non essere sfiduciato . Può contare su 154/155 senatori. Politicamente i numeri per mandare a casa Conte non ci sono. Ma neppure quel flusso di responsabili. E c'è una novità di cui si parla in queste ore. Nelle ultime ore ci sarebbe una pressione da parte del Pd (non da parte del segretario) e mondi vicino al Quirinale, per convincerlo a dimettersi prima di lunedì e fare un Conte ter. Ecco il vide, l'analisi del direttore:

 

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