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editoriali

Crisi politica e pandemia, niente di sbagliato

Redazione

Anche in Estonia e Paesi Bassi i governi traballano. Dimostrazioni di maturità

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L’Unione europea non è particolarmente allarmata dalla crisi politica che sta attraversando l’Italia e il governo di Giuseppe Conte. In parte è dovuto alla tradizione creativa del nostro paese: tra istituzioni e maggioranze variabili, l’Italia “sembra sia sempre in grado di trovare delle soluzioni”, ha detto ieri un alto funzionario dell’Ue. Per il resto, “la vita delle società democratiche a volte è complicata”, anche se “in Italia più che altrove”, ha spiegato lo stesso funzionario.

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L’Unione europea non è particolarmente allarmata dalla crisi politica che sta attraversando l’Italia e il governo di Giuseppe Conte. In parte è dovuto alla tradizione creativa del nostro paese: tra istituzioni e maggioranze variabili, l’Italia “sembra sia sempre in grado di trovare delle soluzioni”, ha detto ieri un alto funzionario dell’Ue. Per il resto, “la vita delle società democratiche a volte è complicata”, anche se “in Italia più che altrove”, ha spiegato lo stesso funzionario.

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La Commissione di Ursula von der Leyen non si è espressa: non vuole immischiarsi negli affari politici interni di un paese. Il ragionamento di Bruxelles è che una crisi fa parte della normale democrazia dei paesi, anche se è in corso una pandemia e ci sono decisioni fondamentali da prendere. Del resto in Europa è in atto un’altra crisi vera in Estonia ed è in arrivo una crisi potenziale nei Paesi Bassi. A Tallinn il premier liberale Jüri Ratas, che aveva formato una coalizione con l’estrema destra, mercoledì ha dato le dimissioni dopo che il suo partito è rimasto coinvolto in uno scandalo di corruzione. La leader di un’altra formazione liberale, Kaja Kallas, è stata incaricata di cercare di formare un nuovo governo. Ma trovare una maggioranza sarà difficile perché i due partiti liberali estoni si odiano tra loro. Nei Paesi Bassi, che vanno alle elezioni a marzo, il governo di Mark Rutte è in bilico per uno scandalo legato alla richiesta da parte delle autorità fiscali di rimborsare migliaia di euro di allocazioni per i figli a famiglie che ne avevano diritto. Rutte deciderà oggi, dopo consultazioni con la maggioranza, se dimettersi. Prima o dopo le elezioni, gli affari correnti potrebbero durare mesi, data la frammentazione politica e le tradizionali difficoltà a formare una coalizione. Ma nessuno mette in dubbio che l’Aia adotterà misure contro la pandemia e i provvedimenti legati al Recovery fund. La capacità di gestire una crisi politica nel mezzo di una crisi sanitaria è una dimostrazione di maturità e solidità di un paese democratico. Ed è ciò che ci si attende anche dall’Italia.

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