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il tweet della sindaca

Così Raggi sfrutta la crisi per tendere la mano a Zinga

Gianluca De Rosa

Dopo quattro anni di tensione con il governatore del Lazio, ora la sindaca cerca la pace: oltre il bene del paese c'è quello di Roma. Il messaggio su Twitter 

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“Costruttori” sì, ma non solo per il governo, anche per la Capitale. O, ancora meglio, per il bis della sua sindaca. Virginia Raggi entra a modo suo nel circo delle trattative in corso per superare la crisi di governo. E mentre Giuseppe Conte, Pd e M5s sperano di trovare entro martedì un manipolo di senatori responsabili o “costruttori” – come si dice in queste ore seguendo la preferenza linguistica dettata dal Quirinale – per salvare il governo, Virginia Raggi gioca con le parole e con il trasformismo fattosi virtù. E anche lei punta sui “costruttori di speranza”. Non per Conte, ma per Roma.

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“Costruttori” sì, ma non solo per il governo, anche per la Capitale. O, ancora meglio, per il bis della sua sindaca. Virginia Raggi entra a modo suo nel circo delle trattative in corso per superare la crisi di governo. E mentre Giuseppe Conte, Pd e M5s sperano di trovare entro martedì un manipolo di senatori responsabili o “costruttori” – come si dice in queste ore seguendo la preferenza linguistica dettata dal Quirinale – per salvare il governo, Virginia Raggi gioca con le parole e con il trasformismo fattosi virtù. E anche lei punta sui “costruttori di speranza”. Non per Conte, ma per Roma.

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E quello che più di tutti la sindaca invita ad essere coerente con il nuovo e pacifico clima è il segretario del Pd Nicola Zingaretti. Lo fa con un tweet tanto allusivo da essere quasi sfacciato. “Nicola Zingaretti complimenti per progetto riqualificazione case popolari a Tor Bella Monaca a Roma. Istituzioni devono essere sempre dalla parte di chi ha più bisogno di sostegno, vicine alle periferie. In questo momento servono costruttori di speranza”. Il sottotesto è evidente: facciamo la pace, facciamolo per il bene della Capitale, anche a Roma andiamo insieme contro destre e superuomini.

   

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La sindaca dunque prova ad approfittare della crisi di governo per superare più di quattro anni di acredine nutrita da attacchi e scontri continui con il segretario dem nella sua veste di governatore della Regione Lazio. Un rapporto difficile, per usare un eufemismo, che portò Zingaretti a definire “una catastrofe” per Roma la prima cittadina grillina. E che, soprattutto, ha convinto il Pd che su Roma un’alleanza con i 5 stelle, sulla falsariga di quella di governo, sarà possibile solo se Raggi farà un passo di lato (come sperano anche tanti grillini, a partire dall’ex capo politico Luigi Di Maio).

 

I tempi però cambiano. Oggi sono quelli dei “costruttori” e Virginia Raggi giustamente spera che anche a Roma possano arrivare questi nuovi eroi nazionali.

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