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Il caso

Roma è sporca? Raggi lancia gli "ispettori ambientali": multe fino a 500 euro

La sindaca promuove questa nuova figura: a titolo gratuito e in borghese potranno multare gli incivili

Gianluca De Rosa

Via libera al nuovo regolamento dei rifiuti.  Sanzioni ancora più salate per chi davanti ai cassonetti abbandona un divano o un frigorifero. Le multe scatteranno anche quando l’ignaro cittadino a spasso con il cane sarà trovato sprovvisto di paletta o bustina per la raccolta delle deiezioni

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Acquattati dietro ai cassonetti, nascosti dietro agli angoli delle strade, comunque, sempre pronti a colpire. Per i maleducati che dimenticano i bisogni dei loro cani sul marciapiede, come per chi, con dolo o meno, confonde i cassonetti e finisce con il gettare l’umido nella plastica o l’indifferenziato nella carta, si preannunciano tempi difficili. A Roma stanno per arrivare gli ispettori ambientali, solerti e silenziosi volontari che Virginia Raggi e i suoi vogliono arruolare per continuare l’ormai ben nota guerra agli “zozzoni”.

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Acquattati dietro ai cassonetti, nascosti dietro agli angoli delle strade, comunque, sempre pronti a colpire. Per i maleducati che dimenticano i bisogni dei loro cani sul marciapiede, come per chi, con dolo o meno, confonde i cassonetti e finisce con il gettare l’umido nella plastica o l’indifferenziato nella carta, si preannunciano tempi difficili. A Roma stanno per arrivare gli ispettori ambientali, solerti e silenziosi volontari che Virginia Raggi e i suoi vogliono arruolare per continuare l’ormai ben nota guerra agli “zozzoni”.

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Alle delazioni via app e ai post di denuncia sulle pagine social della sindaca adesso, a questa improbabile battaglia si aggiungono questi nuovi soldati.

La figura dell’ispettore ambientale – è stata istituita lo scorso febbraio con una delibera dell’Assemblea capitolina che in quindici articoli ne elenca i requisiti, diritti e doveri  – adesso per renderla operativa, è stata inserita nel nuovo regolamento Rifiuti della città, un testo che aggiorna le regole (il regolamento precendente è del 2005) per il corretto smaltimento dell’immondizia, la vigilanza e l’eventuali sanzioni per i trasgressori.

Il documento – che recepisce le direttive europee sull’economia circolare e normalizza molte regole stabilite ciclicamente con ordinanze del sindaco: dal divieto dei sacchi neri, alle sanzioni per i non residenti che gettano il loro pattume nei cassonetti della Capitale – è stato approvato questa mattina dalla commissione capitolina Ambiente e dovrà ora passare al vaglio dell’Aula Giulio Cesare.

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Una delle principali novità è proprio quella dell’ispettore ambientale. I volontari dovranno essere incensurati, iscritti ad associazioni inserite nell’apposito registro regionale e dovranno frequentare un corso di formazione con tanto di prova finale. Gli idonei giureranno direttamente nelle mani del sindaco. Poi via, in strada nella lotta senza quartiere agli zozzoni.

D’altronde, spiega al Foglio l’assessore capitolino ai Rifiuti Katia Ziantoni: “Potranno anche fare le multe”, forti delle nuove sanzioni introdotte dal regolamento: fino a 500 euro per chi conferisce rifiuti da altri comuni nei cassonetti della Capitale, stessa cifra per chi inserisce la frazione sbagliata o per chi abbandona un sacchetto accanto al cassonetto invece che all’interno." Sanzioni ancora più salate per chi davanti ai cassonetti abbandona un divano o un frigorifero. Le multe scatteranno anche quando l’ignaro cittadino a spasso con il cane sarà trovato sprovvisto di paletta o bustina per la raccolta delle deiezioni dell’animale.

Una domanda però sorge spontanea: come si farà a capire se si è finiti nell’implacabile tenaglia dell’ispettore ambientale e non si è davanti a un pazzo squinternato improvvisato sceriffo del rifiuto?

Il Campidoglio ha pensato anche a questo. Il regolamento prevede che i volontari siano dotati di un tesserino identificativo e indossino una pettorina con la scritta "Ispettore Ambientale Capitolino Volontario" e con il logo di Roma Capitale e dell’organizzazione di volontariato di appartenenza. “Non escludo però anche azioni in borghese –ci dice Ziantoni – spesso, in particolare per beccare chi abbandona rifiuti ingombranti, anche con la polizia locale abbiamo agito così”.

Per l’arrivo degli ispettori comunque bisognerà aspettare ancora un po’. Per adesso infatti esiste solo un protocollo con le guardie zoofile, ma Ziantoni assicura: “Prepareremo altre convenzioni”. Al di là di questa pittoresca figura, nel nuovo regolamento rifiuti ci sono anche altre novità. Una molto interessante riguarda i centri di raccolta, le isole ecologiche dove si possono portare, per smaltirli correttamente, rifiuti ingombranti e resti di apparecchi elettronici. Spiega Ziantoni: “Chi si recherà nei centri di raccolta per conferire rifiuti dovrà portare con sé un documento che certifichi la residenza nel comune e il bollettino di pagamento della Tari: un modo per evitare la migrazione dei rifiuti e gli abusi degli svuota cantine”. 

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C’è poi la parte dedicata agli eventi pubblici che dovranno diventare “ecofeste”: non si potranno utilizzare le plastiche monouso, ma solo prodotti compostabili. Chi sarà trovato in possesso di una forchetta o di un bicchiere di plastica rischia una multa da 50 a 500 euro

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