PUBBLICITÁ

L'intervista

Bonafè: "Se siamo al bomba libera tutti, si abbia il coraggio di dirlo"

Parla l'europarlamentare del Pd

David Allegranti

"Se qualcuno pensa che la spinta propulsiva europeista di questa maggioranza sia esaurita, allora lo dica e si prenda le sue responsabilità. Delle due l’una: o si da un giudizio politico negativo sul governo oppure si va avanti con questo governo, dandosi obiettivi precisi e non continuando solo a dire che ci vuole una svolta”

PUBBLICITÁ

“Sono molto disorientata da quel che sta succedendo”, dice al Foglio l’europarlamentare del Pd Simona Bonafè, appena arrivata a Bruxelles per l’assemblea plenaria che deve dare il via libera, mercoledì, al bilancio dell’Ue. “In Europa abbiamo fatto passi storici in queste settimane. In Italia invece siamo tornati alle verifiche di governo, al politicismo puro. Sono cose che allontanano i cittadini e il paese reale dalla politica e dalle istituzioni. Le persone passeranno il peggior Natale della loro vita, si aspettano dalle forze politiche una prospettiva, una speranza per il futuro, non le verifiche di governo”

ABBONATI PER CONTINUARE A LEGGERE
Se hai già un abbonamento:

Altrimenti


“Sono molto disorientata da quel che sta succedendo”, dice al Foglio l’europarlamentare del Pd Simona Bonafè, appena arrivata a Bruxelles per l’assemblea plenaria che deve dare il via libera, mercoledì, al bilancio dell’Ue. “In Europa abbiamo fatto passi storici in queste settimane. In Italia invece siamo tornati alle verifiche di governo, al politicismo puro. Sono cose che allontanano i cittadini e il paese reale dalla politica e dalle istituzioni. Le persone passeranno il peggior Natale della loro vita, si aspettano dalle forze politiche una prospettiva, una speranza per il futuro, non le verifiche di governo”

PUBBLICITÁ

 

. Ma secondo lei Italia viva ha alzato il tiro in queste settimane? “Io la vedo così: a me pare evidente che al netto della questione legata al blitz sulla Fondazione di cybersecurity e quella sulla gestione del Recovery Fund attraverso cabine di regia gestite da manager, bisogna essere conseguenti: se qualcuno pensa che la spinta propulsiva europeista di questa maggioranza sia esaurita, allora lo dica e si prenda le sue responsabilità. Delle due l’una: o si da un giudizio politico negativo sul governo oppure si va avanti con questo governo, dandosi obiettivi precisi e non continuando solo a dire che ci vuole una svolta”. Aggiunge Bonafé: “Tutti parlano di rimpasto, anche se nessuno usa questo nome. Non lo farò neanche io, ma ci siamo intesi: la sostituzione di due-tre ministri è roba da far perdere la faccia con i cittadini. Se questa maggioranza ha esaurito la sua funzione, allora si dia bomba libera tutti. Per quanto riguarda il Pd, potremmo stare soltanto in una maggioranza di stampo europeista. Non voglio nemmeno pensare alla grandissima responsabilità che porteremmo nel trascinare un paese stremato al voto, posto il rispetto delle decisioni del presidente della Repubblica”. Quindi, dice Bonafè, “io sono sconcertata perché tutta questa instabilità non fa che minare la credibilità del paese in Europa”.

 

PUBBLICITÁ

La politica si occupi di altro, dice la segretaria regionale del Pd toscano. Per esempio di come gestire i 209 miliardi del Recovery Fund: “Non è un assegno in bianco. Quei soldi sono destinati a progetti di rilancio. I paesi frugali si erano opposti ma è stato grazie a Francia Germania e Italia, che sono riusciti a far allentare i cordoni della borsa, che è stato fatto un passo in avanti per rompere il tabù dell’indebitamento comune europeo”. A fronte di questi tabù che cadono, dice Bonafè, “dobbiamo dare garanzia di credibilità europea. L’instabilità politica non fa bene a un paese in un momento così delicato e complicato. I cittadini angosciati per il futuro aspettano un governo che rilanci l’economia. La politica politicante invece si muove in perfetto stile da Prima Repubblica”. La politica italiana arranca, quella europea corre. “Questa settimana ci sarà un voto storico sul piano pluriennale dell’Unione Europea, che sblocca 700 miliardi di cui 209 per il nostro paese. Una parte di questi sono prestiti a fondo perduto. Abbiamo superato i veti di Ungheria e Polonia, stabilendo la condizionalità nell’uso dei fondi al rispetto dello stato di diritto. Insomma, l’Europa sta facendo dei passi da gigante”.

 

Senta Bonafè, ma in Toscana rispetto alla prima ondata che cosa non sta funzionando? “È un momento straordinario che fa tremare le vene ai polsi a tutti. Proprio perché è una fase complicata, è evidente che non bisogna creare false aspettative. Quindi meglio evitare mezza parola in più. Dopodiché, io penso che la divisione in zone fatta dal governo, anziché un lockdown generalizzato, abbia funzionato, con grandi sacrifici per i cittadini e le libertà personali dei cittadini, che hanno colpito alcuni settori economici, come turismo e ristorazione. La divisione in zone ha funzionato, perché i dati dei contagi stanno diminuendo, così come le persone che ci lasciano. Certo, mi guardo bene dal dire che è un meccanismo perfetto, visto che vengono usati i dati della settimana precedente”.

Di più su questi argomenti:
PUBBLICITÁ