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la data possibile

Zampa ci dice che l’Italia sarà pronta a vaccinare i primi volontari “a metà gennaio” 

L'Ema si riunisce il 29 dicembre, e poi? Il caso inglese, l'Europa, l'Italia

Marianna Rizzini

Come sconfiggere i complottismi e le diffidenze? "Guardiamo anche ai tantissimi che correranno a vaccinarsi". E sul Mes: "Ci ha uniti la maggioranza Ursula? Beh ora poi non puoi tradirla?"

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L'arrivo delle prime dosi di vaccino Pfizer a Londra, le immagini dei possibili “super-congelatori” per lo stoccaggio e l'avvio della campagna vaccinale in Italia. L'Ema, l'Agenzia europea del farmaco, di fronte alle possibili fughe in avanti, aveva qualche tempo fa dichiarato di considerare “l'autorizzazione condizionata il meccanismo più appropriato di questa emergenza”.

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L'arrivo delle prime dosi di vaccino Pfizer a Londra, le immagini dei possibili “super-congelatori” per lo stoccaggio e l'avvio della campagna vaccinale in Italia. L'Ema, l'Agenzia europea del farmaco, di fronte alle possibili fughe in avanti, aveva qualche tempo fa dichiarato di considerare “l'autorizzazione condizionata il meccanismo più appropriato di questa emergenza”.

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L’Unione europea ha cercato di fare pressione in direzione dell’unità, per evitare che un singolo governo decidesse per sé, ricorrendo a procedure d’emergenza nazionale (diverso è il caso della Gran Bretagna sulla soglia della Brexit). Ma se, come sembra, l’Ema anticiperà il via libera (si riunirà il 29 dicembre), avendo già avviato una procedura che permette di esaminare i dati su sicurezza ed efficacia anche senza che ci sia richiesta di approvazione formale da parte degli sviluppatori, l’Italia sarà in grado di partire con anticipo? “Potremo partire prima, ma evidentemente il partire prima implica il tempo indispensabile per la consegna”, dice il sottosegretario alla Salute Sandra Zampa.

 

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Vuol dire che le dosi del vaccino, quelle del primo lotto, devono arrivare fisicamente in Italia. Ci vuole insomma il tempo minimo perché vengano confezionate e inviate nei luoghi preposti per lo stoccaggio a ottanta gradi sotto zero (come l’aeroporto militare di Pratica di Mare), luoghi da cui poi si partirà per la successiva distribuzione, cominciando dai soggetti più vulnerabili. E quindi, dice Zampa, si arriverebbe “a metà gennaio”, e si potrebbe magari, in tal caso, anticipare la vaccinazione di un gruppo di volontari all’interno delle prime categorie selezionate, tra cui medici e operatori sanitari. E si potrebbero trovare alcuni politici che facciano da “testimonial”, se si dovesse rendere necessaria un’operazione-convincimento (negli Stati Uniti si vaccineranno in diretta, per dare l’esempio, gli ex presidenti George W. Bush, Barack Obama e Bill Clinton). E purtroppo un problema-convincimento è emerso, dopo anni di complottismo anti-scientista, con pregiudizio sull’eventuale efficacia del vaccino, e con connessi sospetti sui soliti, non precisati “poteri forti” dietro le quinte. “Cerchiamo però di non soffermarci soltanto su queste piccole sacche di diffidenza. Prestiamo attenzione alle altre voci, ai tantissimi che appena possibile correranno a vaccinarsi. Quanto all’efficacia, non è che che il vaccino potrebbe ‘non funzionare’: il vaccino potrebbe eventualmente risultare efficace meno a lungo, si potrebbe produrre cioè una situazione simile a quella del vaccino anti-influenzale, da ripetere ogni anno. Andiamo avanti, e poi prendiamoci il tempo della ricerca e dello studio, il tempo del follow up”. 

 

Ma il complottismo e la diffidenza tipici di questi anni hanno attecchito anche su un altro piano, quello del Mes, con ricaschi sulla serenità della maggioranza. Come tenerla insieme, la maggioranza? “Spiegare e spiegando”, dice Zampa, “ma anche contandosi: stiamo vivendo la tempesta perfetta, è come se il Coronavirus avesse fatto emergere problemi e contraddizioni pre-esistenti, primo tra tutti quello della sfiducia nelle istituzioni. Bisogna ricostituire prima di tutto quella”. Per farlo “è essenziale l’investimento in cultura e formazione sui giovani. Non deve più capitare quello che abbiamo visto: giovani che leggono cose prese da chissà dove e che le assumono come vere, privi degli strumenti per criticare. Vorrei tornare a vedere ragazzi che credono in se stessi, e nello studio come porta verso il futuro”. Quanto al Mes, dice Zampa, “la riforma va votata, e aggiungo: non puoi dire che questa maggioranza nasce in ragione di alcuni schieramenti presenti in Europa e poi tradirla. Ci ha uniti la maggioranza Ursula? Bene, oggi non puoi ignorarne i fondamentali. Altra cosa è l’utilizzo del Mes. Io penso per esempio che che Sanità italiana abbia rivelato un enorme bisogno di risorse, e questa crisi lo ha purtroppo evidenziato”. 

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