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A Natale regioni chiuse e ristoranti aperti. Il nuovo dpcm e l'informativa di Speranza alle Camera

Redazione

Spostamenti tra regioni limitate al raggiungimento di residenza e domicilio, non si potrà uscire dal proprio comune il 25 e 26 dicembre e a Capodanno. Il ministro Speranza anticipa alle Camere i contenuti del decreto 

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Vaccino gratuito ma non obbligatorio, distribuzione centralizzata. A spiegare a che punto è l'Italia con approvvigionamento, trasporto e distribuzione del vaccino anti Covid è il ministro della Salute Roberto Speranza, nel corso di un'informativa in Senato. "Il messaggio di fondo che voglio rivolgere al Parlamento e attraverso di voi a tutti gli italiani è un messaggio di ragionata fiducia", ha detto il ministro, "Cari colleghi, dentro la tempesta che ancora stiamo vivendo finalmente vediamo un approdo, abbiamo una rotta chiara verso un porto sicuro. Adesso è possibile, perché appare probabile, che a partire da gennaio avremo i primi vaccini e poi progressivamente saremo in grado di vaccinare un numero sempre più alto di italiani. E' la svolta che auspichiamo e alla quale lavoriamo da mesi". 

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Vaccino gratuito ma non obbligatorio, distribuzione centralizzata. A spiegare a che punto è l'Italia con approvvigionamento, trasporto e distribuzione del vaccino anti Covid è il ministro della Salute Roberto Speranza, nel corso di un'informativa in Senato. "Il messaggio di fondo che voglio rivolgere al Parlamento e attraverso di voi a tutti gli italiani è un messaggio di ragionata fiducia", ha detto il ministro, "Cari colleghi, dentro la tempesta che ancora stiamo vivendo finalmente vediamo un approdo, abbiamo una rotta chiara verso un porto sicuro. Adesso è possibile, perché appare probabile, che a partire da gennaio avremo i primi vaccini e poi progressivamente saremo in grado di vaccinare un numero sempre più alto di italiani. E' la svolta che auspichiamo e alla quale lavoriamo da mesi". 

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L'Italia, ha detto Speranza, ha prenotato 202 milioni di dosi del vaccino, ricordando che "non sono i singoli stati a trattare con le aziende farmaceutiche produttrici dei vaccini, ma la commissione Ue a negoziare per tutti gli Stati europei". Nel dettaglio si tratta di 40,38 milioni da Astrazeneca, 26,92 milioni da J&J, 40,38 milioni da Sanofi, 26 milioni da Pfizer-Biontech, 30,285 milioni da Curevac e 10,769 milioni da Moderna. Quanto alla distribuzione, Speranza ha precisato che avverrà "con il coinvolgimento delle forze armate". "Ci sarà un moderno sistema informativo per la campagna di vaccinazione.", ha poi aggiunto. "Stiamo predisponendo un sistema efficiente con le Regioni che potranno interfacciarsi e adotteremo un sistema di sorveglianza per individuare eventuali problematiche".

 

Cosa prevede il nuovo dpcm 

Alla fine ha prevalso la prudenza. La sintesi delle posizioni politiche su come gestire il Natale senza incorrere in un aumento dei contagi è stata raggiunta al termine di un lungo vertice ieri sera, e prevede di mantenere il coprifuoco alle 22 e consentire la mobilità tra le regioni solo se si fa rientro alla propria residenza o domicilio, almeno nel periodo più stretto delle festività, tra il 21 dicembre e il 6 gennaio. Nei giorni di Natale, Santo Stefano e Capodanno non sarà possibile neppure spostarsi dal proprio comune. Ma sul tema dei ricongiungimenti familiari non è ancora detta l’ultima parola, perché si discuterà ancora con le regioni prima della firma del decreto, prevista per domani. Oggi sarà il ministro Roberto Speranza ad anticipare alle Camere i contenuti del provvedimento.

 

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Le messe ci saranno e inizieranno entro le 20, nonostante i dubbi di Bruxelles, mentre sulla riapertura delle scuole non si è giunti a una conclusione: tornare in classe prima di Natale, come prospettato dal presidente Giuseppe Conte, che aveva individuato la data del 14 dicembre, appare un’ipotesi difficile da realizzare.

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Bar e ristoranti resteranno chiusi dalle 18, come già accade. Ma nei giorni di Natale, Santo Stefano e Capodanno ha prevalso la linea di Italia Viva: a pranzo si potrà mangiare fuori, massimo in quattro per tavolo. Sui cenoni a casa propria, di cui pure si è dibattuto, il decreto dovrebbe prevedere una “raccomandazione” a non ospitare persone non conviventi o comunque al di fuori del nucleo familiare più stretto.

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Sembrerebbe infine esclusa la possibilità di trascorrere le vacanze sugli sci: in Italia gli impianti resteranno chiusi mentre chi volesse approfittare delle piste di Svizzera e Austria dovrebbe restare in quarantena 10 giorni dopo il suo rientro.

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