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Da Gualtieri alla “Maggica”, il contropiede del regista del Mef

Simone Canettieri

Dal governo rossogiallo ai giallorossi, in un esecutivo in cui sono (quasi) tutti romanisti Stefano Scalera passa alla Roma

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“Almeno facci vincere lo scudetto, eh”. Da qualche giorno gli dicono tutti così: dall’ultimo degli uscieri al padrone di casa, il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, con il quale condivide una passione che va ben oltre i numeri. Lui è Stefano Scalera, 54 anni, sposato e con tre figli. Chiusa la manovra passerà le vacanze di Natale e inizierà una nuova vita: da gennaio sarà responsabile della relazioni esterne dell’As Roma. Si occuperà del futuro stadio a Tor di Valle (e tutti gli stanno già facendo un sacco di auguri), ma anche di gestire i rapporti con i palazzi e le banche. Niente di nuovo, insomma per l’attuale vicecapo di gabinetto del Mef. Dirigente di prima fascia in via XX Settembre (ha la qualifica di direttore generale), una vita passata nelle riunioni che contano al fianco di chi tiene i cordoni della borsa del paese. Ha lavorato con così tanti ministri che potrebbe snocciolarli tipo formazione. “Ma non è un grigio burocrate, anzi è persona alla mano con una passione incredibile ed è votato alla sofferenza”.

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“Almeno facci vincere lo scudetto, eh”. Da qualche giorno gli dicono tutti così: dall’ultimo degli uscieri al padrone di casa, il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, con il quale condivide una passione che va ben oltre i numeri. Lui è Stefano Scalera, 54 anni, sposato e con tre figli. Chiusa la manovra passerà le vacanze di Natale e inizierà una nuova vita: da gennaio sarà responsabile della relazioni esterne dell’As Roma. Si occuperà del futuro stadio a Tor di Valle (e tutti gli stanno già facendo un sacco di auguri), ma anche di gestire i rapporti con i palazzi e le banche. Niente di nuovo, insomma per l’attuale vicecapo di gabinetto del Mef. Dirigente di prima fascia in via XX Settembre (ha la qualifica di direttore generale), una vita passata nelle riunioni che contano al fianco di chi tiene i cordoni della borsa del paese. Ha lavorato con così tanti ministri che potrebbe snocciolarli tipo formazione. “Ma non è un grigio burocrate, anzi è persona alla mano con una passione incredibile ed è votato alla sofferenza”.

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La sua foto WhatsApp per quanto neutra tradisce una debolezza: una lupa nella manica del giubbotto. “Quando ero ministro dell’Economia – scherza con il Foglio Pier Carlo Padoan, ora presidente di Unicredit e tifosissimo della Roma anche se da anni non va allo stadio – più passavano i giorni e più mi rendevo conto di essere circondato da juventini: spuntavano ovunque. Ecco, in quel periodo Scalera, che era capo della mia segreteria tecnica, fu veramente un punto di riferimento importante”. Consigli? “Di valorizzare il nostro patrimonio, in passato non è stato fatto”.

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Mef giallorosso, dunque. Gualtieri ha la Maggica nel cuore e solo pochi fortunati lo hanno ascoltato suonare con la chitarra “Grazie Roma” di Venditti. Un amore condiviso quando era europarlamentare con Frans Timmermans collega del Pse, che fa i collegamenti tv con un poster di Totti dietro alle spalle. Sono della Roma il premier Giuseppe Conte, ma anche il ministro della Salute Roberto Speranza, svezzato all’Olimpico fin da giovane (è lucano) da Massimo D’Alema. L’ex premier è un supporter rinominato, già presidente del Club di Montecitorio oltre che, a leggere cronache sportive, facilitatore quest’estate dell’ingresso nella società di Trigoria di un fondo del Kuwait. Come andò? Non se ne fece nulla. Perché alla fine dopo gli americani (James Pallotta), sono arrivati altri americani. E proprio i Friedkin, grazie al banchiere Alessandro Barnaba e al ceo Guida Fienga, hanno deciso di puntare su Scalera. “Uomo di vaste relazioni e stima trasversale”, dicono i suoi ormai quasi ex colleghi. Ne parlano bene nel Pd, ma anche nel M5s (vedi la viceministra Laura Castelli) che da sempre hanno qualche problemino con i tecnici del ministero. Prima di accentare il nuovo incarico, il dirigente del Mef ha chiesto pareri in giro. E ha passato una notte insonne prima di gettarsi in questa remuneratissima avventura. Molto ruota sulla vicenda dello stadio, incagliata in Campidoglio. Sarà Scalera a parlare con la sindaca Virginia Raggi, ma anche con Nicola Zingaretti (in veste di governatore). Al neo manager di Trigoria verrebbe da chiedergli: è più facile chiudere la manovra e il Recovery o riportare lo scudetto nella Capitale? Risponde intanto Padoan: “Bella domanda, sono entrambe due belle lotte”. Ma noi cerchiamo Scalera. Che si sottrae al telefono e manda questo sms: “Al momento sono al Mef e non mi sento di commentare. Appena avrò iniziato il nuovo lavoro ci sentiremo con piacere. Sempre Forza Roma!!!”.

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