Da Gualtieri alla “Maggica”, il contropiede del regista del Mef
Dal governo rossogiallo ai giallorossi, in un esecutivo in cui sono (quasi) tutti romanisti Stefano Scalera passa alla Roma
“Almeno facci vincere lo scudetto, eh”. Da qualche giorno gli dicono tutti così: dall’ultimo degli uscieri al padrone di casa, il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, con il quale condivide una passione che va ben oltre i numeri. Lui è Stefano Scalera, 54 anni, sposato e con tre figli. Chiusa la manovra passerà le vacanze di Natale e inizierà una nuova vita: da gennaio sarà responsabile della relazioni esterne dell’As Roma. Si occuperà del futuro stadio a Tor di Valle (e tutti gli stanno già facendo un sacco di auguri), ma anche di gestire i rapporti con i palazzi e le banche. Niente di nuovo, insomma per l’attuale vicecapo di gabinetto del Mef. Dirigente di prima fascia in via XX Settembre (ha la qualifica di direttore generale), una vita passata nelle riunioni che contano al fianco di chi tiene i cordoni della borsa del paese. Ha lavorato con così tanti ministri che potrebbe snocciolarli tipo formazione. “Ma non è un grigio burocrate, anzi è persona alla mano con una passione incredibile ed è votato alla sofferenza”.
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- Simone Canettieri
Viterbese, 1982. Al Foglio da settembre 2020 come caposervizio. Otto anni al Messaggero (in cronaca e al politico). Prima ancora in Emilia Romagna come corrispondente (fra nascita del M5s e terremoto), a Firenze come redattore del Nuovo Corriere (alle prese tutte le mattine con cronaca nera e giudiziaria). Ha iniziato a Viterbo a 19 anni con il pattinaggio e il calcio minore, poi a 26 anni ha strappato la prima assunzione. Ha scritto per Oggi, Linkiesta, inserti di viaggi e gastronomia. Ha collaborato con RadioRai, ma anche con emittenti televisive e radiofoniche locali che non pagavano mai. Premio Agnes 2020 per la carta stampata in Italia. Ha vinto anche il premio Guidarello 2023 per il giornalismo d'autore.