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Non era solo un incidente

"Fi rimanga fedele alla Lega e non ceda a Conte". Parla Riccardo Molinari

"Sull'emendamento 'salva Mediaset' c'è stato un difetto di comunicazione con Fi. Lo sfregio lo abbiamo subito noi. Il Cav. si ricordi di chi lo ha combattuto". L'avvertimento del capogruppo leghista alla Camera

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“C’è sicuramente in atto un tentativo per dividere Forza Italia dalla Lega e da Fdi. C’è un’operazione in corso per separare alleati inseparabili. Sono certo che non ce la faranno”. E’ per questa ragione che la Lega ha deciso al Senato di astenersi e di non votare l’emendamento “salva Mediaset”? Avete “sfregiato” Silvio Berlusconi, volevate avvertirlo. Siete davvero alleati? “E se lo sfregio fosse stato fatto alla Lega? Non comunicare un passaggio così importante, così delicato, non è forse un cattivo modo di procedere?”. Dice che Fi rimarrà fedele (“non ho dubbi. Non cadrà nella trappola”), che vedere la sinistra corteggiare il Cav., e per interesse, è ipocrita perché “si tratta di quella cultura politica che ha cercato in tutti i modi di estrometterlo, di distruggerlo, di togliergli l’agibilità. Io ricordo”.

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“C’è sicuramente in atto un tentativo per dividere Forza Italia dalla Lega e da Fdi. C’è un’operazione in corso per separare alleati inseparabili. Sono certo che non ce la faranno”. E’ per questa ragione che la Lega ha deciso al Senato di astenersi e di non votare l’emendamento “salva Mediaset”? Avete “sfregiato” Silvio Berlusconi, volevate avvertirlo. Siete davvero alleati? “E se lo sfregio fosse stato fatto alla Lega? Non comunicare un passaggio così importante, così delicato, non è forse un cattivo modo di procedere?”. Dice che Fi rimarrà fedele (“non ho dubbi. Non cadrà nella trappola”), che vedere la sinistra corteggiare il Cav., e per interesse, è ipocrita perché “si tratta di quella cultura politica che ha cercato in tutti i modi di estrometterlo, di distruggerlo, di togliergli l’agibilità. Io ricordo”.

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Per Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera, c’è insomma una tempistica “sospetta” e che l’emendamento per tutelare un’impresa come Mediaset è sicuramente il bicchiere che il governo porge a Berlusconi, ma per proteggersi al Senato dove i numeri sono un’altra zona rossa e preoccupano Giuseppe Conte. E’ vero che il voto contrario è stato un “incidente” e che Matteo Salvini ha chiamato Berlusconi per chiedere un chiarimento, ma è altrettanto vero, racconta Molinari, che l’emendamento della discordia non era concordato con la Lega e che in una coalizione ci si “muove compatti. Noi siamo stati sempre corretti”. Fi allora si è mossa in anticipo. Significa questo? Sono stati scorretti i parlamentari di Fi? “Mi sembra che all’interno di Fi ci siano diverse componenti. C’è una parte europeista e una più sovranista. Malgrado tutto abbiamo sempre trovato una sintesi”. La sintesi qual è? Sta accadendo qualcosa in Fi ed è qualcosa che la sta sempre più avvicinando al governo? Zingaretti offre una collaborazione, propone di scrivere addirittura la manovra insieme. Le tre gambe del centrodestra stanno per diventare due? Risponde Molinari: “Da parte di Fi c’è stato un difetto di comunicazione. Questo è chiaro. E sono certo che non sia stato fatto in malafede. Non sopporto però che si dica che la Lega non tuteli le aziende italiane. Siamo noi che abbiamo voluto il rafforzamento del golden power per salvaguardare settori strategici della nostra economia dall’assalto straniero”.

 

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Di fatto siete contro il mercato, la concorrenza internazionale. Ma non eravate nella fase europeista? “Noi siamo coerenti. La tutela del mercato interno ha sempre fatto parte della nostra storia. Mi sembra che adesso sia il Pd a essere un po’ sovranista. Senza parlare del M5s che sull’antiberlusconismo si è formato. Sono imbarazzato per loro”. Ma al governo con loro ci siete andate voi. Ha memoria? “E avremmo voluto al nostro fianco gli amici di Fi. Il governo gialloverde era gialloverde perché su Fi si è alzato un veto del movimento, lo stesso che oggi vota quell’emendamento che rinnega il suo passato. Noi siamo rimasti gli stessi sono gli altri che sono cambiati”. La sinistra corteggia Berlusconi che risulta essere ormai la sola destra moderata. Non vi siete stancati di passare per i Calimero della destra? “C’è stato un tempo in cui Fi era la destra cattiva e noi quella buona. Sono mutati i rapporti di forza e adesso noi siamo i cattivi e loro sono i buoni, ma solo perché fa comodo alla sinistra”.

 

C’è un trattamento diverso fra governatori di destra e di sinistra? “Sono tra quelli che non vuole credere nel trattamento diverso. Ma una cosa la posso dire. Ho come l’impressione che le Regioni più corrette, più precise, e parlo di Lombardia e Piemonte stiano scontando la loro efficienza nel comunicare velocemente i dati. Non lo accetto”. Accetterete di collaborare? Perché non scavalcate in moderazione Fi? “Come si può collaborare con un governo che in un momento tanto drammatico continua la sua marcia per abolire i decreti sicurezza. E’ un modo per avvelenare i rapporti. Non ci chiedono la collaborazione in verità pretendono solo il nostro silenzio”.

 

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