PUBBLICITÁ

Passeggiate Romane

I dem furiosi con Sileri (e Conte). Ma che succede tra il Pd e Gualtieri?

La seconda ondata ha salvato il governo dal rimpasto, ma il Pd si divide sul ministro dell'Economia e tra i dem torna il malumore verso il premier. Da sciogliere il nodo primarie

PUBBLICITÁ

Vista l’emergenza Covid, come si comporterà il Pd sulle primarie per le amministrative della prossima primavera? Per ora ogni realtà territoriale si muove in autonomia. Se Bologna pensa di cancellarle, Torino vuole tenerle, mentre a Roma sta lavorando anche a primarie online. Ma a Roma, si sa, il problema è Calenda più che le primarie.

ABBONATI PER CONTINUARE A LEGGERE
Se hai già un abbonamento:

Altrimenti


Vista l’emergenza Covid, come si comporterà il Pd sulle primarie per le amministrative della prossima primavera? Per ora ogni realtà territoriale si muove in autonomia. Se Bologna pensa di cancellarle, Torino vuole tenerle, mentre a Roma sta lavorando anche a primarie online. Ma a Roma, si sa, il problema è Calenda più che le primarie.

PUBBLICITÁ

 

Questa nuova ondata del Covid ha politicamente salvato il governo da un rischio rimpasto, anche se travestito da patto di legislatura. Ma sono in molti, in casa Dem, a ritenere questo esecutivo non più all’altezza dei durissimi compiti che l’aspettano e infatti tra i capannelli dei deputati dem che ancor frequentano Montecitorio fiocca già il toto nomi. La casella più ballerina, nonostante un rapporto ritrovato con il segretario del Pd, è quella di Roberto Gualtieri. Nel Pd, specie tra i leader di partito senza ruoli di governo, qualcuno sta addirittura giocando al toto nomi ma la linea prevalente del Partito democratico è in realtà un'altra: non possiamo permetterci di mettere in discussione un nostro ministro perché alla fine saremmo noi stessi a fare la figura degli incapaci. Inoltre, notano al Nazareno, non bisogna dimenticare che il ministro dell’Economia è in ottimi rapporti non solo con Nicola Zingaretti ma anche con Goffredo Bettini, la cui parola ormai conta sempre di più al Nazareno. Dunque, discorso chiuso. Forse.

 

PUBBLICITÁ

Queste perplessità di un pezzo di Pd, tanto per usare un eufemismo, fanno si che sempre più parlamentari dem mettano anche Conte sul banco degli imputati. Il premier con la porchette, agli occhi dei democratici, paga la scarsa determinazione e la linea ondivaga con cui nell’ultima settimana ha affrontato la vicenda Covid. Questi sono gli umori dei piani alti di casa dem ma ufficialmente la linea del Nazareno resta la stessa: “Questo governo non si tocca. Ad emergenza finita, sarà solo Conte a decidere se la squadra va cambiata. Noi non chiediamo poltrone. Non lo facevamo prima, figurarsi ora”.

 

Il Pd furente, Zingaretti in primis, sulle dichiarazioni del Viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri che si è detto non del tutto convinto del Dpcm approvato domenica dal Governo Conte. “Noi ci mettiamo sempre la faccia e difendiamo qualsiasi atto di questo esecutivo, come può un viceministro alla Salute sfilarsi da un provvedimento così importante?”, accusano dal Nazareno.

 

Di più su questi argomenti:
PUBBLICITÁ