Dario Franceschini ha chiesto di usare il Next Generation Eu per costruire “la Netflix della cultura italiana” cioè “una piattaforma digitale pubblica, a pagamento, che stiamo costruendo con Cassa depositi e prestiti, la quale possa offrire a tutta Italia e tutto il mondo l’offerta culturale del nostro Paese”. Sul piatto il governo ha già messo – tenetevi forte – 10 (dieci) milioni di euro. Per non essere da meno, Maurizio Martina ha chiesto a Poste italiane di fare le veci dell’Amazon italiana. Due idee non nuove: le aveva lanciate entrambe Luigi Di Maio, parlando di una “Netflix italiana” e di “un portale di e-commerce multilingue, una sorta di Amazon del Made in Italy, che faciliti la vendita dei prodotti italiani e combatta, allo stesso tempo, la contraffazione” (rispettivamente il 1° luglio e l’11 settembre 2018, quando Di Maio faceva il bis-ministro del governo gialloverde e Martina e Franceschini stavano all’opposizione).

Dario Franceschini ha chiesto di usare il Next Generation Eu per costruire “la Netflix della cultura italiana” cioè “una piattaforma digitale pubblica, a pagamento, che stiamo costruendo con Cassa depositi e prestiti, la quale possa offrire a tutta Italia e tutto il mondo l’offerta culturale del nostro Paese”. Sul piatto il governo ha già messo – tenetevi forte – 10 (dieci) milioni di euro. Per non essere da meno, Maurizio Martina ha chiesto a Poste italiane di fare le veci dell’Amazon italiana. Due idee non nuove: le aveva lanciate entrambe Luigi Di Maio, parlando di una “Netflix italiana” e di “un portale di e-commerce multilingue, una sorta di Amazon del Made in Italy, che faciliti la vendita dei prodotti italiani e combatta, allo stesso tempo, la contraffazione” (rispettivamente il 1° luglio e l’11 settembre 2018, quando Di Maio faceva il bis-ministro del governo gialloverde e Martina e Franceschini stavano all’opposizione).

Ci sono due problemi, uno specifico e uno generale. Quello specifico: qualcuno dovrebbe dire a Franceschini che la Netflix italiana già esiste, si chiama Rai. Non serve né inventarla né rifarla né duplicarla: basta far funzionare la tv pubblica, i suoi canali digitali e le sue produzioni originali, magari mettendo a frutto i circa 1,8 miliardi che riceve dal canone. Anche a Martina (e a Di Maio) deve essere sfuggito che l’Amazon del made in Italy già esiste, e si chiama Amazon (possono verificare direttamente: basta cercare la vetrina del made in Italy). Deve anche essergli sfuggito che Poste deve, anzitutto, fare il mestiere per cui è pagata dai contribuenti, cioè garantire la corrispondenza degli italiani. Davvero vogliamo che lo stato possa fare concorrenza ad Amazon? E, soprattutto, davvero pensiamo che possa farlo? Questo ci porta alla considerazione generale: se i politici italiani pensano di usare i fondi europei per giocare al piccolo (stato) imprenditore, rischiamo di assistere all’ennesimo sperpero di risorse privo di qualunque effetto sulla crescita. Senza progetti seri, l’Italia non avrà né crescita, né fondi europei.