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I conti del Movimento

Gli Stati generali anti Casaleggio pagati dai soci di Casaleggio: guerra per il tesoro M5S

Le chiavi del forziere sono nelle mani di due persone vicine a Davide Casaleggio:  i soci dell’Associazione  Rousseau, Erika Sabatini e Pietro Dettori.  

Simone Canettieri e Luciano Capone

In queste ultime ore, c’è stato un passaggio telefonico tra il capo politico Vito Crimi e Davide Casaleggio per gestire il malloppo che servirà a celebrare il congresso della svolta.  I grillini saranno costretti ad attingere dai fondi del Comitato eventi 

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Riunioni su Zoom. Tam tam fra i parlamentari. E poi dubbi e sospetti. Chi pagherà gli Stati generali del M5s? Chi aprirà i cordoni della borsa per un evento che non si preannuncia economico né semplice dal punto di vista logistico in piena èra Covid? Queste domande si inseriscono nella guerra interna di queste  settimane: il sistema Rousseau-Casaleggio da una parte, la rivolta dei grillini d’altra. L’evento, dopo due anni di assenza, tornerà nelle mani di Roberta Lombardi, arcinemica di Raggi e membro del Collegio dei garanti. Le chiavi del forziere però sono sempre nelle mani di due persone vicine a Davide Casaleggio:  i soci dell’Associazione  Rousseau, Erika Sabatini e Pietro Dettori.  

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Riunioni su Zoom. Tam tam fra i parlamentari. E poi dubbi e sospetti. Chi pagherà gli Stati generali del M5s? Chi aprirà i cordoni della borsa per un evento che non si preannuncia economico né semplice dal punto di vista logistico in piena èra Covid? Queste domande si inseriscono nella guerra interna di queste  settimane: il sistema Rousseau-Casaleggio da una parte, la rivolta dei grillini d’altra. L’evento, dopo due anni di assenza, tornerà nelle mani di Roberta Lombardi, arcinemica di Raggi e membro del Collegio dei garanti. Le chiavi del forziere però sono sempre nelle mani di due persone vicine a Davide Casaleggio:  i soci dell’Associazione  Rousseau, Erika Sabatini e Pietro Dettori.  

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In queste ultime ore, c’è stato un passaggio telefonico tra il capo politico Vito Crimi e Davide Casaleggio per gestire il malloppo che servirà a celebrare il congresso della svolta.   I tesorieri dei gruppi di Camera e Senato hanno già fatto capire che non hanno intenzione di attingere dalle casse parlamentari. I soldi da qualche parte ci sono. Ma bisogna perdersi nei comitati  e negli  statuti, che cambiano come le stagioni. 
Fino a poco fa c’erano gli avanzi del Comitato elettorale per le europee, circa 113 mila euro, ma questi fondi gestiti da  Dettori (presidente del Comitato con sede nella casaleggiana via Morone) sono stati  prosciugati dalla non esaltante battaglia delle regionali. Vista la penuria di donazioni da parte degli attivisti  da Milano sono partiti i bonifici per i comitati regionali:  Toscana, Puglia, Marche, Liguria e la Campania.


Al momento l’unico bacino da cui attingere è quello del vecchio “Comitato Italia 5 Stelle 2019”, recentemente diventato “Comitato iniziative 5 stelle”. Un organismo fondato a giugno del 2019 dal solito Dettori e da Enrica Sabatini (entrambi soci di Rousseau) e Stefano Torre (nello staff del M5s) con sede sempre in via  Morone 6, l’ex ufficio della Casaleggio Associati, ora casa di Rousseau. Il comitato sarebbe dovuto durare fino a dicembre 2020, per organizzare la consueta manifestazione Italia a 5 stelle che quest’anno è saltata, dopo aver  gestito quella del 2019 a  Napoli e ha  un attivo di  132 mila euro. Da statuto, con lo scioglimento del comitato, questo avanzo sarebbe dovuto confluire nell’Associazione Rousseau di Casaleggio.

 

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Ma a gennaio 2020 i  soci hanno cambiato il nome del comitato e ne hanno allungato la vita fino al 31 dicembre 2022. Tra gli aggiustamenti, oltre al cambiamento del nome e al prolungamento della durata, c’è stata una modifica dell’articolo 16: allo  scioglimento del comitato i fondi a disposizione verranno devoluti “a enti aventi finalità analoghe ovvero correlate al M5s”. Una formula che rispetto alla versione precedente toglie l’esplicito riferimento all’Associazione Rousseau come beneficiaria, ma non la esclude. Nel frattempo, oltre agli avanzi dell’ultima manifestazione, fino a fine agosto sono arrivati versamenti dei parlamentari grillini  pari a  circa 80 mila euro. Dunque, salvo nuove uscite, il comitato ha in cassa circa oltre 200 mila euro. A cui però vanno sottratte le spese per il villaggio Rousseau a luglio e per le Olimpiadi delle idee. Casaleggio ha rassicurato a Crimi sui soldi. Lunedì il vertice decisivo tra Lombardi, Dettori e Sabatini

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