PUBBLICITÁ

La Capitale post covid

Raggi e il Recovery fund per Roma: libro dei sogni (159 progetti, 25 miliardi)

Gianluca De Rosa

Metro, tram e funivie. Case popolari e trattamento dei rifiuti. In Campidoglio la presentazione del piano per i fondi europei. Ma i tempi stringono

PUBBLICITÁ

La domanda è apparentemente semplice, la risposta volutamente evasa. Quanti davvero dei 159 progetti presentati da Roma Capitale, 25 miliardi di euro in Rigenerazione, efficientemente energetico, mobilità e digitalizzazione, potranno essere davvero finanziati? La risposta non c’è, ma Virginia Raggi per convincere tutti della validità dell’operazione questa mattina in Campidoglio ha convocato una conferenza stampa mettendosi accanto Laura Castelli, viceministro dell’Economia  del M5s e membro del governo da sempre molto vicino alla prima cittadina. “Chi meglio dei sindaci - ha detto  - conosce le necessità dei cittadini e sa come migliorare la loro vita? Ringrazio Virginia e il comune per il lavoro approfondito che deriva da questi anni di amministrazione”.

ABBONATI PER CONTINUARE A LEGGERE
Se hai già un abbonamento:

Altrimenti


La domanda è apparentemente semplice, la risposta volutamente evasa. Quanti davvero dei 159 progetti presentati da Roma Capitale, 25 miliardi di euro in Rigenerazione, efficientemente energetico, mobilità e digitalizzazione, potranno essere davvero finanziati? La risposta non c’è, ma Virginia Raggi per convincere tutti della validità dell’operazione questa mattina in Campidoglio ha convocato una conferenza stampa mettendosi accanto Laura Castelli, viceministro dell’Economia  del M5s e membro del governo da sempre molto vicino alla prima cittadina. “Chi meglio dei sindaci - ha detto  - conosce le necessità dei cittadini e sa come migliorare la loro vita? Ringrazio Virginia e il comune per il lavoro approfondito che deriva da questi anni di amministrazione”.

PUBBLICITÁ

 

“Noi siamo pronti, le schede di progetto sono state già inviate al Mise e potranno essere vagliate da governo e Commissione europea. È stato fatto un grande lavoro da parte di tutti i dipartimenti, sono tutte opere realizzabili in 7 anni”, ha garantito Gianni Lemmetti, assessore al Bilancio e terzo protagonista di una conferenza stampa tutta in mascherina (le sale capitoline sono state tutte sanificate dopo la positiva al Covid di un consigliere di Fratelli d’Italia). “Per seguire i progetti sarà creata una struttura ad hoc”, ha detto Raggi senza fornire ulteriori spiegazioni.

 

PUBBLICITÁ

L’elenco, lungo e contenuto già in una memoria di giunta del 28 di agosto, contiene un po’ di tutto. Capitolo più corposo la mobilità: 12 miliardi con all’interno non solo il proseguimento della linea C fino a Grottarossa, la realizzazione della nuova linea D, i prolungamenti della B1 fino al raccordo e della linea A fino a Monte Mario, diverse linee tram e due funivie. Tutte opere (ad eccezione del prolungamento della C fino a Clodio e di alcuni tram) per cui i livelli di progettazione sono minimi, se non quasi del tutto inesistenti. Della metro D esiste ad esempio un vecchio progetto definitivo che deve però essere completamente rivisto.

 

Nel piano che Roma Capitale vorrebbe finanziare con il Recovery ci sono poi 2 miliardi per l’acquisto di alloggi popolari, 1,3 per diversi progetti di riqualificazione tra cui lo stadio Flaminio, 1,5 miliardi per le strade, 3 miliardi per la riqualificazione energetica delle scuole e 1,5 per quella degli alloggi popolari. “Solo” 300 milioni per impianti di trattamento dei rifiuti. Di cui poco si sa: nei documenti pubblici sono esposti in modo generico. C’è comunque, rassicuriamo gli appassionati, l’impianto per lo smaltimento dei pannolini. Spiegheremo meglio quando ci sarà il piano industriale di Ama”, ha avvisato Raggi.

 

Alcune di queste operazioni sembrano almeno velleitarie. Il Recovery fund, infatti, per volere dei leader europei sarà uno strumento straordinario e dunque con un orizzonte temporale limitato. La scadenza per i pagamenti è il 2026, mentre i fondi potranno essere impegnati non oltre il 2024. Insomma, tempi stretti. Alcune settimane fa il presidente del Consiglio Giuseppe Conte: “Nel Recovery fund ci sarà un progetto importante anche per Roma”. Quale però ancora non si sa. Ha ammesso Lemmetti: “Non nego che noi stiamo cercando di organizzare le risorse anche trovando diverse fonti per la realizzazione di questo”.

PUBBLICITÁ
Di più su questi argomenti:
PUBBLICITÁ