PUBBLICITÁ

Il racconto

Panico Covid in Senato, ma nemmeno i parlamentari M5S e Pd usano Immuni

Le confessioni al Foglio dei senatori in fila per il tampone: "A me non funziona". "Io non la scarico". "Io l'ho disinstallata"

Simone Canettieri

Nel giorno in cui i due parlamentari grillini sono positivi, si scopre che l'App della ministra (grillina) Pisano non ha fatto breccia nemmeno nella maggioranza.  Uno dei contagiati: "Non riuscivo a scaricarla".  E i ministri sono tutti in regola?

PUBBLICITÁ

In molti non l’hanno scaricata. Pussa via. “Immuni? Non ci penso proprio”, dice baldanzoso Mario Michele Giarrusso,  vulcanico ex grillino, cacciato perché moroso (è quello del gesto delle manette ai colleghi del Pd il giorno che votò contro l’autorizzazione a procedere per Matteo Salvini).  In tanti ci hanno provato, giurano, a mettersi questa icona della app sullo smartphone. Ma niente.

ABBONATI PER CONTINUARE A LEGGERE
Se hai già un abbonamento:

Altrimenti


In molti non l’hanno scaricata. Pussa via. “Immuni? Non ci penso proprio”, dice baldanzoso Mario Michele Giarrusso,  vulcanico ex grillino, cacciato perché moroso (è quello del gesto delle manette ai colleghi del Pd il giorno che votò contro l’autorizzazione a procedere per Matteo Salvini).  In tanti ci hanno provato, giurano, a mettersi questa icona della app sullo smartphone. Ma niente.

PUBBLICITÁ

“Mi scaricava tutta la batteria e mi portava i virus nel cellulare, così l’ho tolta”, confessa Elena Fattori, altra ex grillina, che nella vita fa anche la biologa. “Il problema è un altro: ho un Huawei, tecnologia cinese, che però non è compatibile”. Quindi? “Niente”, sospira Andrea Cioffi, già sottosegretario nel Conte I, pentastellato purissimo. Il gioco è divertente, se non avesse risvolti drammatici. Nel giorno in cui si scopre che due senatori M5s – Francesco Mollame e Marco Croatti – sono positivi al Covid esplode il cortocircuito della vicenda: Immuni rimane un oggetto misterioso da guardare in cagnesco per molti parlamentari di maggioranza e opposizione. Il tutto, nonostante la campagna del governo e una pandemia che ha mietuto quasi 35mila morti in Italia. “Io ce l’ho. Ma com’è possibile che non sia mai stato tracciato? Incontro così tante persone: sono fortunato?”, scherza Emanuele Dessì, altro grillino abbastanza realista. Lo spettacolo va in scena in piazza Sant’Eustachio. E’ l’ora di pranzo, le commissioni sono state sconvocate e sospese, l’allarme si è sparso nei palazzi della politica. E così tutti i senatori stanno facendo la spola tra Palazzo Madama e Palazzo Cenci, dove è allestita l’infermeria e dunque il centro anti-Covid. Tampone obbligatorio per le truppe grilline. 
“Ma funziona questa Immuni?”, si chiede Valerio Romano eletto in Puglia. Fa pensare anche un altro aspetto di questa storia. Il siciliano Mollame, non frequenta i locali del Senato, dal 10 settembre. Croatti invece da giovedì scorso, quando ha passato la giornata in commissione e poi ha partecipato alla congiunta dei parlamentari grillini. In linea teorica se avesse scaricato Immuni da ieri sarebbero dovuti arrivare i messaggi di tracciamento a tutti i suoi contatti ravvicinati. “Invece nulla, sono stato anche a cena con lui: boh”, racconta un collega “in regola”. Dunque o non l’ha scaricata, Immuni, o Immuni non funziona. Parlando con i senatori M5s esce fuori anche questo aspetto: l’affidabilità delle tecnologia lanciata dalla ministra Paola Pisano. Veleni, diffidenza, paura che la moglie scopra la marachella? Non si sa. Intanto passa la vicepresidente di Palazzo Madama, Anna Rossomando, del Pd. Dice che i lavori delle commissioni sono stati sospesi e che non bisogna però drammatizzare. Presidente, ma Immuni? “Mmmm, oggi la scarico. Pensavo che in Piemonte non funzionasse”.


Vito Crimi ha fatto il sierologico due giorni fa,  e qui non si vede. Passa Luigi Zanda, che ha superato i momenti più bui della Prima Repubblica e adesso si trova alle prese, dall’alto dei suoi capelli bianchi e dritti, con la pandemia.

Allora senatore è preoccupato? Chiudono il Senato? Si sta realizzando il sogno di Casaleggio? “Non scherziamo, sono rischi da mettere in conto. Ma il sogno di Casaleggio non vedrà mai la luce. Le istituzioni prima di tutto”.

PUBBLICITÁ

Nemmeno il tempo di chiedergli se ha scaricato Immuni che il big del Pd, già tesoriere del partito, se ne va. Si sparge la voce che ci siano altri contagiati. “Sono di Forza Italia”. E subito i grillini in fila per i tamponi commentano feroci: “Capirai, sono tutti vecchi, questi ci lasciano le penne”. Il forzista-carfagnano Andrea Cangini, che però ha 51 anni, si affaccia in infermeria, ma c’è troppa fila. Ripasserà, dice. “Il Senato è infetto, ed è colpa nostra”, commentano i parlamentari più simpatici che però cercano i colleghi malati per sapere come stanno e soprattutto se si sono visti e toccati. Baciati?
Elisabetta Casellati, che di Palazzo Madama è presidente, annuncia che i lavori non si fermeranno e che per oggi è convocata un’assemblea dei capigruppo. Nel frattempo, “i locali sono stati sanificati”. La democrazia va avanti, dunque. Ma il comunicato del Senato è una sconfitta per Immuni: praticamente  sono stati mappati i contatti in maniera artigianale.

Ma questa è una sconfitta, perché se non ci credono loro, i parlamentari, come fanno gli italiani a fidarsi di Immuni? Una fonte spiffera una notizia velenosa ma anche succosa: che se si prendessero i cellulari dei ministri si scoprirebbe che niente, nemmeno  loro sono tutti in regola.

 

Ecco i flash delle agenzie di stampa nel pomeriggio. Arrivano le confessioni che confermano i sospetti della mattina: i senatori positivi non avevano Immuni nei loro telefonini. Tac. “Non sono riuscito a scaricarla”, dice Croatti.  Tutto è frenetico, tutto è contagioso. Ancora Casellati con una nota: “Non chiudo il Senato!”.  Intanto, però, i tamponati aspettano l’esito del test: servono 24 ore. Quindi si saprà oggi se ci saranno nuove sorprese. Nel frattempo, ecco forzisti, meloniani, democrat che passano la giornata nei pressi di Palazzo Cenci, diventato la terza camera dello stato.  Dove la miopia e la paura si incontrano. E nessuno ne è immune.

Di più su questi argomenti:
PUBBLICITÁ