PUBBLICITÁ

Sull'interesse collettivo

Mattarella corregge Johnson: amiamo la libertà ma anche la serietà

Per il premier il Regno Unito ha più contagi perché gli inglesi amano la libertà più di italiani e tedeschi

Paola Peduzzi

Secondo la visione di Johnson, gli italiani e i tedeschi e tutta l'Europa non ci sarebbero nemmeno se non fosse stato per l'amore per la libertà degli inglesi che ci hanno salvati tutti dallo sterminio nazi-fascista di metà del secolo scorso. Ma gli italiani, come dice Mattarella, amano la libertà anche perché hanno rischiato di perderla, e sanno che per difenderla di fronte a emergenze gravi bisogna prendere la battaglia sul serio. Non siamo liberi di far ammalare gli altri, ma siamo liberi di proteggerci tutti

PUBBLICITÁ

“Anche noi italiani amiamo la libertà ma abbiamo a cuore anche la serietà", ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a margine della cerimonia di ricordo di Francesco Cossiga, a Sassari. Alcune delle persone che partecipavano alla celebrazione hanno chiesto a Mattarella che cosa pensasse delle parole dette mercoledì da Boris Johnson al Question Time ai Comuni: il premier britannico aveva sostanzialmente detto che i contagi nel Regno Unito sono superiori rispetto ad altri paesi europei, compresa l'Italia, perché gli inglesi amano di più la libertà e per questo non hanno applicato misure di contenimento della pandemia che potevano essere considerate liberticide. Mattarella ha risposto unendo due amori che, nelle storie che funzionano, vanno di pari passi: l'amore per la libertà e quello per la serietà.

ABBONATI PER CONTINUARE A LEGGERE
Se hai già un abbonamento:

Altrimenti


“Anche noi italiani amiamo la libertà ma abbiamo a cuore anche la serietà", ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a margine della cerimonia di ricordo di Francesco Cossiga, a Sassari. Alcune delle persone che partecipavano alla celebrazione hanno chiesto a Mattarella che cosa pensasse delle parole dette mercoledì da Boris Johnson al Question Time ai Comuni: il premier britannico aveva sostanzialmente detto che i contagi nel Regno Unito sono superiori rispetto ad altri paesi europei, compresa l'Italia, perché gli inglesi amano di più la libertà e per questo non hanno applicato misure di contenimento della pandemia che potevano essere considerate liberticide. Mattarella ha risposto unendo due amori che, nelle storie che funzionano, vanno di pari passi: l'amore per la libertà e quello per la serietà.

PUBBLICITÁ

 

Lo scambio a Westminster, mercoledì, è andato così. Ben Bradshaw, parlamentare laburista, ha chiesto a Johnson: “E' possibile che la ragione per cui l'Italia e la Germania hanno una percentuale più bassa di contagi da Covid rispetto a noi sia che a livello locale e a livello nazionale hanno adottato un sistema di tracciamento e di test che funziona per davvero?” (enfasi su per davvero). Il premier Johnson ha risposto: “No, non credo che sia così. E credo anzi che continuare come abbiamo fatto a tracciare e fare test sul territorio – qualsiasi test o tracciamento effettuato si è rivelato fallace e non necessario. Ma in realtà c'è una differenza importante tra il nostro paese e tanti altri nel mondo. Ci sono paesi che amano più di altri la libertà. Se guardiamo la nostra storia degli ultimi trecento anni, vediamo che siamo sempre stati virtuosamente all'avanguardia per libertà di pensiero e per democrazia. E' difficile costringere il nostro popolo a obbedire in modo uniforme a linee guida considerate necessarie. Voglio dire, per rispondere alla domanda, che oggi dobbiamo seguire tutti insieme le misure in vigore e lo dobbiamo fare nel modo più corretto possibile. Questo dobbiamo fare”.

 

PUBBLICITÁ

 

Boris Johnson è sull'orlo di un nuovo lockdown perché i contagi da coronavirus sono in aumento e perché i suoi scienziati hanno detto chiaramente che le misure attuate non sono sufficienti. Johnson non lo vuole, un altro lockdown, perché lo stato dell'economia inglese non lo permette e perché ha cambiato idea molte volte sulla gestione della pandemia e difficilmente riuscirà a convincere gli inglesi che questa volta quel che fa è davvero la cosa giusta. Ma nel trovare argomenti per tirarsi fuori dalla posizione complicata in cui è (e in cui si è infilato da solo), Johnson cede a un tic che lo stesso Mattarella aveva già sbugiardato in passato. A fine luglio il presidente aveva detto che libertà non significa avere il diritto di far ammalare gli altri.

 

In molte parti del mondo persino l'utilizzo della mascherina è considerato un atto liberticida, per di più se imposto dallo stato. A lungo il Texas, uno stato libertario per filosofia e ispirazione culturale, non ha introdotto alcuna misura restrittiva obbligatoria, fino a che il governatore è dovuto andare in conferenza stampa a spiegare che infilarsi una mascherina è l'atto di libertà più grande che c'è, in questa stagione pandemica, perché contribuisce a garantire la salute di tutti e quindi protegge sia l'interesse personale sia l'interesse collettivo.

PUBBLICITÁ

 

PUBBLICITÁ

Mattarella non ha avuto bisogno di spiegazioni tanto articolate. Secondo la visione di Johnson, gli italiani e i tedeschi e tutta l'Europa non ci sarebbero nemmeno se non fosse stato per l'amore per la libertà degli inglesi che ci hanno salvati tutti dallo sterminio nazi-fascista di metà del secolo scorso. Ma gli italiani, come dice Mattarella, amano la libertà anche perché hanno rischiato di perderla, e sanno che per difenderla di fronte a emergenze gravi bisogna prendere la battaglia sul serio. Non siamo liberi di far ammalare gli altri, ma siamo liberi di proteggerci tutti.

Di più su questi argomenti:
PUBBLICITÁ