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Dal nostro inviato in Puglia

È qui, a Bari, che Emiliano si gioca tutto

Carmelo Caruso

Nella città del sindaco Decaro, che è una scoperta di Emiliano ma che lo ha superato in popolarità, si muovono i voti che potrebbero consegnare la vittoria all'ex magistrato. "Punto tutto su Emiliano", ci dice il professore Gianfranco Viesti

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Bari.  “Ho poche monete ma se dovessi puntarle le punto su Emiliano”. Non è l’arruffapopolo, la panza plebeista? “E’ Emiliano”. Anche per il professore Gianfranco Viesti, che qui a Bari è una specie di Benedetto Croce, il nome più prestigioso dell’università che è ancora l’università di Aldo Moro, in questa città dei tre teatri – di cui uno costruito sul mare – alla fine potrebbe vincere forse lui, in candidato di centrosinistra.  E lo dice a pochi passi dal comitato di Raffaele Fitto (“Ho casa a pochi metri, che posso farci?”), che è il comitato all’americana (“Prego, accomodatevi”) hostess, trapani e faccioni cartonati, la sede di chi è convito di potere fare la storia che nel caso di Fitto è la storia che si riavvolge.

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Bari.  “Ho poche monete ma se dovessi puntarle le punto su Emiliano”. Non è l’arruffapopolo, la panza plebeista? “E’ Emiliano”. Anche per il professore Gianfranco Viesti, che qui a Bari è una specie di Benedetto Croce, il nome più prestigioso dell’università che è ancora l’università di Aldo Moro, in questa città dei tre teatri – di cui uno costruito sul mare – alla fine potrebbe vincere forse lui, in candidato di centrosinistra.  E lo dice a pochi passi dal comitato di Raffaele Fitto (“Ho casa a pochi metri, che posso farci?”), che è il comitato all’americana (“Prego, accomodatevi”) hostess, trapani e faccioni cartonati, la sede di chi è convito di potere fare la storia che nel caso di Fitto è la storia che si riavvolge.

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La sede del Pd ha la saracinesca abbassata e si trova nel quartiere che ha visto nascere Emiliano, magistrato dalla vita blindata che adesso è però solo Emiliano, prima sindaco e adesso governatore. A proposito, ma che farà se perde? Torna magistrato, lui che è in aspettativa? A Bari tutti hanno il suo numero di telefono, il che significa che Emiliano ha quasi tutti i numeri dei baresi. I tassisti che pure non amano Emiliano (“ha distribuito sussidi a tutti tranne che a noi”) assicurano che è qui, a Bari, che si vincono le elezioni, un milione di abitanti, la città che si crede più di Napoli e che ancora ricorda: “Noi siamo levantini e abbiamo la Fiera del Levante”.

 

 

E però, a Foggia, per la par condicio, replicano che Emiliano queste elezioni potrebbe perderle ed è chiaro che è un modo per dire che la provincia conta quanto il capoluogo che si dichiara innamorato di Antonio Decaro, il sindaco che è una scoperta di Emiliano ma che lo ha superato in popolarità. C’è qualcosa di non raccontato in queste elezioni pugliesi, oltre le 15 liste, la ghigliottina di Antonella Laricchia che se la deve vedere con il grillino più grillino di lei (Mario Conca, epurato ma candidato a presidente con “Cittadini pugliesi, Conca presidente”). E’ Decaro, più delle quindici liste che Emiliano ha allestito, che potrebbe consegnare la vittoria a Emiliano che a tutti ripete lo ho “inventato io”. Non sarà la vittoria di Emiliano, se sarà vittoria, ma del sindaco “perbene” , l’acqua fresca che tiene buono il diavolaccio. 

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