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Risiko Viminale. Attesa la nomina di Piantedosi a prefetto di Roma

Simone Canettieri

Domani Lamorgese porta la nomina in cdm. Il suo capo di gabinetto in pole, Frattasi lo potrebbe sostituire

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Viminale con le porte girevoli. Per domani è attesa in Consiglio dei ministri la proposta di Luciana Lamorgese: dovrà indicare il nuovo prefetto di Roma che prenderà il posto di Gerarda Pantalone, andata in pensione il primo agosto. Un vero e proprio risiko: in pole position per Palazzo Valentini c'è Matteo Piantedosi, capo di gabinetto del Viminale (anche con Matteo Salvini), ex numero due della Polizia e con una doppia esperienza prefettizia, a Lodi e a Bologna.

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Viminale con le porte girevoli. Per domani è attesa in Consiglio dei ministri la proposta di Luciana Lamorgese: dovrà indicare il nuovo prefetto di Roma che prenderà il posto di Gerarda Pantalone, andata in pensione il primo agosto. Un vero e proprio risiko: in pole position per Palazzo Valentini c'è Matteo Piantedosi, capo di gabinetto del Viminale (anche con Matteo Salvini), ex numero due della Polizia e con una doppia esperienza prefettizia, a Lodi e a Bologna.

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Qualche mugugno si è alzato in queste ore dalle parti del Pd che gli butta addosso la croce per aver messo la firma sui decreti sicurezza e sullo stop agli sbarchi che hanno caratterizzato l'esperienza della Lega al ministero dell'Interno. “E' un amico di Salvini”, dicono in ambienti Pd.

 

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Per i più maliziosi sarebbe comunque un promoveatur ut amoveatur. Al posto di Piantedosi, come capo di gabinetto, andrebbe infatti Bruno Frattasi, attuale direttore dell'Agenzia per i beni confiscati alla criminalità. Anche Frattasi, va detto, rimane in lizza per la prefettura della Capitale, un ruolo chiave visto il voto per il Campidoglio previsto l'anno prossimo.

 

Se Piantedosi dovesse spuntarla per Palazzo Valentini si fa anche un altro nome come suo possibile successore: Franca Triestino, capo del personale al Dis, e già vice di Lamorgese quando il ministro ricoprì l'incarico di capo di gabinetto del Viminale (con Alfano e Minniti).

 

In questo valzer di nomine nel dicastero centrale per il Paese si ragiona anche sul ruolo di Riccardo Carpino, da poco capo del legislativo del ministero da cui però non dovrebbe muoversi. 

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Sono comunque ore concitate e non mancano le pressioni, i messaggi trasversali per influire sulla decisione di Lamorgese. Ma il ministro non si scompone. "Luciana ha le idee chiarissime e domani le conoscerete", assicurano i suoi più stretti collaboratori. 

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