Una notte al caveau
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L'età dell'oro
Roma. C’è una missione speciale che rischia di saltare, pare a causa del Covid: pesare l’oro stipato nei caveau della Banca d’Italia. L’idea è di Raffaele Trano, presidente uscente della commissione Finanze alla Camera, eletto da una fazione di grillini sovranisti coi voti del centrodestra contro il candidato ufficiale del M5s. “Bisogna verificare la consistenza del tonnellaggio delle riserve auree depositate nel sotterraneo”, dice al Foglio. “Serve una missione parlamentare per capacitarsi di persona e non solo attraverso ciò che si legge sui giornali”. La missione non è affatto semplice. Innanzitutto perché le misure di sicurezza per accedere al caveau sono stringenti, ma anche perché il percorso è disagevole: un labirinto sotterraneo di cunicoli, porte blindate, allarmi, ascensori, botole e corridoi angusti. Far entrare un’intera commissione parlamentare è complicato. Inoltre mettersi a contare decine e decine di migliaia di lingotti d’oro e poi pesarli uno alla volta sulla bilancia per verificare se corrispondono alle 1.100 tonnellate dichiarate, è una fatica enorme.
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- Luciano Capone
Cresciuto in Irpinia, a Savignano. Studi a Milano, Università Cattolica. Liberista per formazione, giornalista per deformazione. Al Foglio prima come lettore, poi collaboratore, infine redattore. Mi occupo principalmente di economia, ma anche di politica, inchieste, cultura, varie ed eventuali