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In Toscana volano stracci a sinistra pur di accaparrarsi il voto delle sardine

David Allegranti

"Eugenio Giani è di destra", dice il candidato della coalizione di sinistra-sinistra. "Care sardine, non votatelo"

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Roma. In Toscana, a sinistra, c’è una guerra di posizionamento per accaparrarsi il voto delle Sardine. Il movimento di Mattia Santori & co. ufficialmente ha aperto a Eugenio Giani, candidato di centrosinistra, con un’intervista all’edizione fiorentina di Repubblica: “Quel che vogliamo fare è dare l’occasione ai territori di raccontarsi dal basso, permettere a tutte le realtà sociali di poter emergere, senza propaganda ma con un significato”, ha affermato Santori nell’intervista, nella quale ha chiesto a Giani, candidato del centrosinistra, di “farci sognare”. 

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Roma. In Toscana, a sinistra, c’è una guerra di posizionamento per accaparrarsi il voto delle Sardine. Il movimento di Mattia Santori & co. ufficialmente ha aperto a Eugenio Giani, candidato di centrosinistra, con un’intervista all’edizione fiorentina di Repubblica: “Quel che vogliamo fare è dare l’occasione ai territori di raccontarsi dal basso, permettere a tutte le realtà sociali di poter emergere, senza propaganda ma con un significato”, ha affermato Santori nell’intervista, nella quale ha chiesto a Giani, candidato del centrosinistra, di “farci sognare”. 

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Il presidente del consiglio regionale uscente, che conserva timori sullo stato di salute della sua coalizione, non s’è fatto sfuggire l’occasione pur di respingere l’assalto di Susanna Ceccardi: “I giovani sono la mia scommessa!”, ha subito replicato Giani. “La vera sfida sarà renderli protagonisti delle scelte che la Regione farà nei prossimi anni e in questo senso le sardine sono un movimento portatore di stimoli positivi. Mi impegno ad essere il presidente che non solo apre il palazzo alle loro proposte, ma che per primo sarà al loro fianco in piazza e per strada pronto al confronto costante senza mai strumentalizzarle”. 

 

 

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Poteva la sinistra-sinistra stare a guardare? Evidentemente no. Il candidato di Toscana a sinistra, Tommaso Fattori, coalizione sostenuta fra gli altri da Potere al Popolo e Rifondazione Comunista, ha rivolto un appello alle sardine per spiegare che Giani, nientemeno, è di destra e che quindi non devono votare per lui. L’attacco dell’appello è tutto un programma: “Care Sardine, ho letto che chiedete a Giani di farvi sognare. Ma come si può sognare con un programma basato sulle vecchie grandi opere inutili e dannose? Come si può sognare con l’’autonomia differenziata’, che in questi anni Giani ha abbracciato con entusiasmo? Come si può sognare se alla recessione e alla perdita di migliaia di posti di lavoro non si è capaci di contrapporre un progetto ecologista e di ricostruzione produttiva che sia all’altezza del disastro del presente? Come si può sognare lasciando al privato la gestione di tante RSA nelle quali, in questi mesi, molte persone anziane sono morte, come se la tragedia del Covid19 non ci fosse mai stata?”.

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E ancora, dice Fattori: “Come si può sognare se alla crisi si vuole rispondere trasferendo enormi risorse ai costruttori, continuando a cementificare? O costruendo un impianto di incenerimento tramite gassificazione a Livorno? E si può sognare puntando ancora sul traffico su gomma, progettando nuove autostrade, quando è la rete ferroviaria che deve essere piuttosto rafforzata? A rigor di logica anche l’incubo è un sogno, ma non credo che steste chiedendo questo. Voi dite: non lasciamo la Toscana alla destra. Ma, al di là dello scarso radicamento amministrativo della Lega in questa regione, la Toscana resta elettoralmente non contendibile dalla destra per un semplice motivo: perché la proposta politica di Eugenio Giani assorbe le istanze della destra stessa e dei suoi centri di potere”. Mancano solo i cori “Giani fascista, sei il primo della lista” e poi il clima di retroguardia dei post-comunisti è pronto.

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