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Citofonare Mes

Redazione

L’opposizione al Fondo salva stati non è ideologica, ormai è ottusa

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È sbagliato dire che sul Mes sia in corso una battaglia ideologica. È uno scontro politico, ma non c’è alcuna ideologia dietro. C’è piuttosto un’opposizione preconcetta, che non è ideologica, perché è inconsistente e incoerente. Cioè basata su argomentazioni senza fondamento e tra di loro contraddittorie.

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È sbagliato dire che sul Mes sia in corso una battaglia ideologica. È uno scontro politico, ma non c’è alcuna ideologia dietro. C’è piuttosto un’opposizione preconcetta, che non è ideologica, perché è inconsistente e incoerente. Cioè basata su argomentazioni senza fondamento e tra di loro contraddittorie.

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La motivazione principale di opposizione al Mes sarebbero le cosiddette “condizionalità” nell’uso dei fondi, che formalmente non esistono – l’unica è destinare i soldi alla spesa sanitaria diretta e indiretta per cura e prevenzione – ma che secondo gli oppositori sarebbero al momento segrete e potrebbero essere introdotte surrettiziamente in un secondo momento.

 

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L’argomento, come è evidente, è infondato: le istituzioni europee hanno più volte negato, anche per iscritto, questa eventualità e in ogni caso lo stato potrebbe rimborsare il prestito (indebitandosi come avrebbe dovuto fare) per sottrarsi a questa ipotesi. Ma è anche contraddittorio. Perché molte delle forze anti Mes, a eccezione della Lega di Salvini che è contraria a tutto, sono favorevoli al Recovery fund che pone condizionalità e controlli ben più stringenti di quelli previsti dal Mes. Se si accetta con entusiasmo il Recovery fund, si dovrebbe a maggior ragione richiedere il Mes che di condizioni ne ha meno.

 

L’altro argomento è il cosiddetto “effetto stigma”: è vero che l’Italia che ha lo spread più elevato di altri paesi dell’eurozona risparmierebbe diversi miliardi, ma la richiesta del Mes potrebbe dare ai mercati un segnale negativo che farebbe salire lo spread peggiorando così la situazione. L’eventualità è a dire il vero solo ipotetica, i segnali vanno in direzione opposta. Ad esempio adesso lo spread sta scendendo e chiedere in questo momento di tranquillità il Mes, in attesa dei fondi del Recovery del 2021, non creerebbe tensioni sui mercati. Ma allora il fronte anti-Mes ribalta l’argomento, il problema non è più l’effetto stigma: se lo spread si sta riducendo significa che diminuiscono i risparmi e allora non conviene chiederlo. Il no al Mes resta, la motivazione cambia di volta in volta. Questa non è opposizione ideologica, ma ottusa.

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