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editoriali

"Abbiamo bisogno" del Recovery fund. Gentiloni chiede all'Italia di approvarlo prima della pausa

Per il commissario europeo è l’occasione unica per rilanciare l’economia. Vi immaginate come saremmo se la Lega avesse scelto il commissario Ue?

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Il Recovery fund va approvato prima della pausa estiva, ne “abbiamo bisogno”, ha detto il commissario europeo per l’Economia Paolo Gentiloni durante un’audizione alla commissione Politiche europee della Camera italiana. Gentiloni ha spiegato ancora una volta che il Recovery fund è “una decisione senza precedenti” che soltanto sei mesi fa sarebbe stata impossibile e folle e che oggi invece è l’occasione unica per rilanciare l’economia dei paesi più colpiti dal Covid e per introdurre un nuovo modo di pensare e pensarsi europei – è la Next Generation Europe. Come la cancelliera tedesca Angela Merkel, Gentiloni vuole un accordo prima della pausa estiva, non soltanto per dare un segnale decisionista, ma anche perché durante la fase di attuazione ci saranno “problemi inediti” da affrontare ed è bene mettersi subito al lavoro. Il tempo è importante, come ripetono i paesi o le regioni che vorrebbero un accesso rapido ai fondi messi a disposizione dall’Unione europea – come i catalani che vogliono i fondi del Mes e non vogliono aspettare troppo.

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Il Recovery fund va approvato prima della pausa estiva, ne “abbiamo bisogno”, ha detto il commissario europeo per l’Economia Paolo Gentiloni durante un’audizione alla commissione Politiche europee della Camera italiana. Gentiloni ha spiegato ancora una volta che il Recovery fund è “una decisione senza precedenti” che soltanto sei mesi fa sarebbe stata impossibile e folle e che oggi invece è l’occasione unica per rilanciare l’economia dei paesi più colpiti dal Covid e per introdurre un nuovo modo di pensare e pensarsi europei – è la Next Generation Europe. Come la cancelliera tedesca Angela Merkel, Gentiloni vuole un accordo prima della pausa estiva, non soltanto per dare un segnale decisionista, ma anche perché durante la fase di attuazione ci saranno “problemi inediti” da affrontare ed è bene mettersi subito al lavoro. Il tempo è importante, come ripetono i paesi o le regioni che vorrebbero un accesso rapido ai fondi messi a disposizione dall’Unione europea – come i catalani che vogliono i fondi del Mes e non vogliono aspettare troppo.

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Nell’audizione, Gentiloni ha trovato il modo di esprimere realismo nei confronti dei problemi che ci saranno (perché ci saranno e per i paesi molto indebitati come l’Italia bisogna pensare a un piano di medio termine per riportare il debito “in traiettoria discendente”) senza scalfire il senso di opportunità che c’è alla base di questo sforzo europeo mai visto prima. E poi naturalmente ogni scelta dei paesi è “volontaria”, l’Europa non sta obbligando nessun paese membro a qualche azione precisa, sta dando una chance (generosa) per difendere le regioni più colpite e permettere una ripartenza collettiva. Nel momento in cui l’interesse nazionale diventa un interesse europeo – ci si salva tutti e tutti insieme – tutta la retorica antieuropea appare per quella che è: autopunitiva.

 

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Ricordate la battaglia della Lega sul commissario europeo che doveva indicare l’Italia? Vi immaginate come saremmo oggi se al posto delle rassicurazioni di Gentiloni ci fosse qualcuno che pensa di difendere l’Italia dicendo: ci fate sembrare degli accattoni? Che sollievo, Gentiloni.

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