editoriali
La vera manovra è la s-burocrazia
155 miliardi di ragioni (e di euro) per sbloccare l’Italia senza retorica
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L'urgenza delle riforme a costo zero
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La vera s-burocrazia
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Pronta la bozza del decreto che vuole sbloccare i cantieri
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Bonaccini chiede al governo di non far morire l'Italia di burocrazia
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Giuseppe Conte ci ha preso gusto e si lancia verso la Fase 3
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All'Alitalia il doppio di risorse rispetto alla scuola. Qualcosa non va
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La crisi può accelerare le riforme. I giusti paletti delle condizionalità
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Non c'è Fase 2 senza grandi investimenti nel capitale umano
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Mes, niente stigma
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L'accordo sui precari della scuola è un disastro annunciato
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L'ambizione di un'Europa solidale
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Giusto cambiare l'abuso d'ufficio. Parlano Castaldo, Sgubbi, Visconti
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Meloni e il piano Soros
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Infrastrutture senza chiacchiere
Grande assente dal decreto “Rilancio”, il piano per sbloccare gli ormai mitici cantieri fermi, causa burocrazia, è ora promesso con un altro decreto che Giuseppe Conte e la responsabile delle Infrastrutture Paola De Micheli vorrebbero annunciare entro giugno. Dovrebbe prevedere una sospensione temporanea del codice degli appalti giustificata dall’emergenza Covid e l’abbreviazione da 180 a 60-30 giorni delle valutazioni ambientali. Conte e De Micheli vorrebbero ripartire da 25-30 opere prioritarie; ma sono in arrivo i consueti contrasti tra Pd e 5s, giustificati con il timore di infiltrazioni mafiose dai grillini, magari dimentichi della stagione costi-benefici by Toninelli.
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