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Le turbocàzzole di Diego Fusaro

David Allegranti

Il filosofo fa uno spettacolo su Bibbiano e lo presenta a Siena su invito della Lega

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Roma. Sul caso Bibbiano ancora non è stata scritta una riga da parte di un giudice, ma nel frattempo si moltiplicano gli annunci di libri (da mesi aspettiamo l’imminente capolavoro di cui parlò l’anno scorso Alessandro Di Battista), gli spettacoli e pure gli avanspettacoli. Uno di questi, cosiddetto “spettacolo teatrale”, lo ha scritto Diego Fusaro, il filosofo della supercazzola. Si chiama “Bibbiano. Il gender è già fra Noi” (la maiuscola è a carico del lettore), sarà messo in scena nel prestigioso complesso museale di Santa Maria della Scala a Siena il prossimo 16 gennaio.

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Roma. Sul caso Bibbiano ancora non è stata scritta una riga da parte di un giudice, ma nel frattempo si moltiplicano gli annunci di libri (da mesi aspettiamo l’imminente capolavoro di cui parlò l’anno scorso Alessandro Di Battista), gli spettacoli e pure gli avanspettacoli. Uno di questi, cosiddetto “spettacolo teatrale”, lo ha scritto Diego Fusaro, il filosofo della supercazzola. Si chiama “Bibbiano. Il gender è già fra Noi” (la maiuscola è a carico del lettore), sarà messo in scena nel prestigioso complesso museale di Santa Maria della Scala a Siena il prossimo 16 gennaio.

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A organizzare la prestigiosa turboserata è il comune di Siena, oggi guidato dal centrodestra leghista, in collaborazione con l’associazione Esserci, a corollario di una doppia presentazione fra lo stesso Fusaro e Antonio Socci (in sostanza, i due intellettuali para-sovranisti si presenteranno il libro a vicenda). L’ex vicesindaco di Siena, Fulvio Mancuso, ha scoperto che l’iniziativa non è gratis, nel senso che la giunta ha deliberato una spesa di 3.000 euro “per pagare uno spettacolo teatrale dal titolo emblematico ‘Bibbiano’, a margine di un dibattito tra Socci e Fusaro”. L’aspetto più divertente, se proprio vogliamo usare questa parola, è la motivazione data dalla giunta comunale: lo spettacolo di Fusaro rientra nelle “iniziative finalizzate a promuovere la presa in carico della persona” dell’assessorato al sociale, per questo il Comune ha previsto “il rafforzamento di politiche strutturali a sostegno della famiglia” attraverso alcune manifestazioni. Come quella di Fusaro. Per realizzare la presentazione dei libri, l’“apericena” (nella delibera c’è scritto proprio così) e lo spettacolo di Bibbiano a firma Fusaro e Marco Fusi, sono stati usati 3.025 euro delle casse del Comune e le “suddette spese trovano copertura finanziaria” nel capitolo riguardante “Interventi a sostegno dei minori” del bilancio 2019.

 

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“Il mio lavoro su Bibbiano narra le vicende accadute in Emilia- Romagna partendo dai ragionamenti del mio libro ‘Il nuovo ordine erotico’”, ha spiegato Fusaro, il cui arrivo a Siena ha scatenato polemiche locali in una città che nel 2018 ha lasciato il centrosinistra per passare armi e bagagli alla Lega: “Sarebbero opinioni legittime se avessero visto lo spettacolo. Su ciò di cui non si può parlare bisognerebbe fare silenzio. Nel mio spettacolo non c’è niente di politico, possono venire a vedere per capire di cosa si tratta”.

 

La presenza di Fusaro a Siena non deve stupire, come osserva l’ex sindaco Pierluigi Piccini: “È evidente, come avrebbe detto Gramsci, che è in corso qui da noi una presunta battaglia delle idee per la conquista del senso comune, dalla quale dipende la legittimazione a governare, riconoscimento che oggi non proviene a questa maggioranza dalla capacità di governo. Siena è in ritardo rispetto a ciò che è avvenuto a livello più generale, visto che il fenomeno sovranista è ormai in fase di ridimensionamento”. Siena è insomma come al solito un mondo a parte, una repubblica autonoma, in cui i fenomeni si trattengono più a lungo prima di scomparire ma non senza fare un fragoroso baccano? Possibile. Sta di fatto che nel caso di Fusaro non c’è bisogno di scomodare chissà quali categorie dello spirito. Basta quella dei gonzi. Ma d’altronde, se il filosofo delle supercazzole è riuscito a fregare case editrici e tv, perché non dovrebbe riuscirgli con la Lega, che in assenza di pensatori si butta sul primo che passa? Sono tempi in cui il situazionismo spadroneggia, e l’Italia è come al solito all’avanguardia. Ieri Massimiliano Quaresima, consigliere del XII Municipio, ha lasciato il M5s per aderire “al nuovo progetto politico di VOX ITALIA”, il movimento di Fusaro. “Il M5s per me è diventato qualcosa nel quale non mi riconosco più, tutte le battaglie identitarie sono diventate solo un mero ricordo del passato”. Con i tempi che corrono, lo spettacolo su Bibbiano potrebbe anche essere il meno peggio.

 


Precisazione: i 3.000 euro sono stati stanziati dalla giunta solo per lo spettacolo di Diego Fusaro e non per la presentazione del libro di Antonio Socci.

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