Il discorso della stratosfera
Le idee di Mattarella oltre lo stile rassicurante del rappresentante della nazione
Il discorso del presidente della Repubblica in occasione del Capodanno è ormai diventato una specie di genere letterario. Anche per questo impone alcuni topici dai quali è difficile liberarsi: il capo dello stato invita la popolazione a nutrire fiducia e i dirigenti politici a meritarsela, riconosce le difficoltà ma enumera le risorse cui si può far ricorso, e tra queste naturalmente vengono citate la solidarietà nazionale, il civismo, la concordia. Sergio Mattarella non si è sottratto a questo canone, e per cercare di intuire il suo pensiero politico bisogna addentrarsi nei particolari di stile. Mattarella ha voluto parlare più da rappresentante della nazione, quella cui appartengono Leonardo, Raffaello e Dante, che da capo dello stato, organismo di cui non si nascondono le inefficienze. Per farlo ha scelto di guardare l’Italia dall’alto, molto dall’alto, addirittura dalla stratosfera in cui naviga l’astronauta Luca Parmitano. Da quell’altezza l’Italia appare fiduciosa e degna di fiducia, solo quando ci si addentra nei grovigli della realtà emergono le contraddizioni.
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