Il Pd detta le sue condizioni per un accordo coi 5 stelle

Zingaretti riceve il mandato dal Partito democratico per le consultazioni. "Nessun accordicchio", dice il segretario

Francesco Cocco

Oggi pomeriggio alle 16 inizieranno le consultazioni al Quirinale, dopo le dimissioni di ieri del premier Giuseppe Conte. Il Partito democratico si prepara ad affrontare la nuova fase: stamattina, la direzione ha dato mandato al segretario Nicola Zingaretti di trattare con il Movimento 5 stelle per la formazione di un nuovo governo. Zingaretti – che in questi giorni non ha espresso alcuna posizione chiara sulla volontà di legare con i grillini – ha formulato cinque punti fondamentali su cui si dovrà fondare l'eventuale prossimo esecutivo – un governo che per il Pd dovrà essere “di svolta, di legislatura”: “Appartenenza leale all'Unione europea; pieno riconoscimento della democrazia rappresentativa, a partire dalla centralità del parlamento; sviluppo basato sulla sostenibilità ambientale; cambio nella gestione di flussi migratori, con pieno protagonismo dell'Europa; svolta delle ricette economiche e sociale, in chiave redistributiva, che apra una stagione di investimenti”. I paletti fissati dai dem ricalcano la visione espressa nell'Aula del Senato dal premier uscente Conte durante le comunicazioni: segno che sia Pd che M5s hanno ammorbidito la linea ortodossa per trovare un compromesso. Nel caso Mattarella desse la sua benedizione a un nuovo esecutivo, non ne farebbero parte né Matteo Renzi né Maria Elena Boschi, che ieri hanno chiuso a questa eventualità.

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