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Ecco la legge con cui la Toscana vuole bloccare il decreto Salvini

David Allegranti

Il governatore Enrico Rossi si schiera con i sindaci ribelli e annuncia un testo “che tutela i diritti della persona umana, a prescindere dalla cittadinanza”. Già in passato con un'iniziativa simile aveva “battuto” il governo Berlusconi

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Roma. Enrico Rossi si schiera al fianco dei sindaci contrari al decreto sicurezza e annuncia un ricorso. “Fanno bene i sindaci a ribellarsi. Io e la mia giunta abbiamo proposto al consiglio una legge che tutela i diritti della persona umana, a prescindere dalla cittadinanza. Vogliamo tutelare per tutti il diritto ad essere curato, ad avere una dimora, un’alimentazione adeguata e il diritto all’istruzione”.

 

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Non è la prima volta che accade, dice Rossi, la Corte Costituzione nel 2010 si era già pronunciata contro il governo Berlusconi e aveva dato ragione alla Toscana su una legge che riconosceva il diritto di ogni persona alla cura. “Sulla stessa linea, ma più estesa e precisa, la legge che ora la giunta regionale propone al Consiglio, si fa forte di quella sentenza, ed è il contrario della legge sulla sicurezza di Salvini e Di Maio la quale viola diritti fondamentali. Inoltre contro la legge del governo nazionalpopulista noi faremo ricorso alla Corte Costituzionale. Salvini e Di Maio smettano di abbaiare alla luna e di minacciare. Non sono i padroni del Paese. La materia sanitaria, assistenziale e l’istruzione sono anche materia concorrente su cui le Regioni, per il titolo V della Costituzione, hanno potere di legiferare. Sopra le leggi dello Stato e delle Regioni c’è poi il pronunciamento della Corte Costituzionale”.

 

Scarica il testo della legge

 

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Nel frattempo, dice Rossi, “aiutare e assistere i migranti e tutti coloro che hanno bisogno, come fanno i volontari, i sindaci e come già facciamo noi, almeno in Toscana avrà una tutela stabilita da una legge regionale”. La legge della giunta regionale deve ancora essere presentata in commissione e arriverà in consiglio i primi di febbraio. Adesso resta solo da capire che cosa farà il Pd: sosterrà l’iniziativa in commissione e in consiglio oppure no? Il capogruppo Leonardo Marras assicura al Foglio che la legge “si farà. Siamo determinati a realizzarla”.

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