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Quella di Salvini e Di Maio è un'anomalia che non funziona

Giuliano Ferrara

Chiudere i porti per paura in un paese che ha bisogno di immigrati e non di annegati, abolire il lavoro e promuovere il reddito? Mi piacciono le anomalie ma quella scervellata del Truce con Mr Ping è già alla frutta, prescritta

Funzionano le anomalie? Nella politica italiana, dico. Non sembrerebbe. Il Partito comunista era una anomalia, e con tutta Yalta e l’Unione sovietica a protezione del suo statuto di partito della nazione che non poteva però governarla, è durato, ha esercitato una importante egemonia a sinistra, ha educato generazioni di geniacci e di storditi, quorum ego, alla fine ha dovuto cambiare nome, in rotta. Craxi fu un’altra anomalia: voleva primeggiare a sinistra, e porre fine all’anomalia comunista, governando competitivamente con la Democrazia cristiana e i laici minori: lo hanno praticamente assassinato, in effigie e nella memoria. Berlusconi era il proto-Trump, ma con gentilezza e con una bella squadra di consulenti d’azienda e di politica tradizionale di prim’ordine, me escluso, è quello che ha realizzato di più e per più tempo, ma alla fine con un Truce qualunque è marginalizzato. Renzi era un politico nato, e lo resta fino a prova contraria, ma è attualmente l’uomo pubblico più impopolare d’Italia perché era anche lui un riformatore, ma voleva conquistare nazione e popolo da posizioni di riformismo liberale in tempi di accozzaglie populiste. Anche il Truce e Mr Ping sono un’anomalia, e non mi dilungo: diversi, si sono messi insieme alla buona siglando un contratto dopo le elezioni, l’uno si è staccato dal ricordo di Bossi e di Berlusconi, che lo accudirono infante, l’altro si è staccato dal simbolismo selvaggio del suo profeta Gribbels ballando il Tap-Tap.

 

A me le anomalie sono sempre piaciute, basta l’istruzione superiore o forse anche quella media per incantarmi. Ma in quest’ultimo caso mi sono fatto venire dei dubbi. Chiudere i porti per paura in un paese che ha bisogno di immigrati e non di annegati, abolire il lavoro e promuovere il reddito, per dignità, bè, mi sembrano cose magari anomale ma scervellate.

 

Sono per la legittima difesa, in un senso incompatibile però con il decreto sicurezza. E bucare le montagne, mandare i treni svelti e puntuali non mi sembra una follia. Fatto sta che, a prescindere dai miei gusti, sento che siamo già alla frutta. Anche se nessuno ha preparato il dolce, e dunque non si può sapere come andrà a finire la serata, mi viene da sorridere quando leggo un titolo di giornale cosiffatto: il segno del comando. Ha ragione Cerasa, dai, quando vince il Truce, è l’anomalia a perdere, e quando segna Mr Ping, seconda classe per tutta la vita, è sempre l’anomalia a perdere. A questo punto c’è da augurarsi, per il portafoglio e la voglia di vivere degli italiani, che si ripristini alla svelta un bipolarismo destra-sinistra. Una cosa normale. Le anomalie, tipo Manu a Parigi, sono fatte per paesi in cui le istituzioni e l’Ena le permettono, Lady Spread è meno crudele della marchesa de Merteuil e del visconte di Valmont, la gente manifesta, rompe, denigra ma alla fine lavora, e si può per lo meno giocare a fare Jupiter, il maresciallo Pétain permettendo. Non per la terza economia europea composta dalla Baviera associata al Mozambico. Vediamo che succede a Torino, vediamo cosa accadrà a Roma, vediamo, ma la prescrizione mi pare già saltata. Quella politica, dico. Quella dell’ultima anomalia.

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  • Giuliano Ferrara Fondatore
  • "Ferrara, Giuliano. Nato a Roma il 7 gennaio del ’52 da genitori iscritti al partito comunista dal ’42, partigiani combattenti senza orgogli luciferini né retoriche combattentistiche. Famiglia di tradizioni liberali per parte di padre, il nonno Mario era un noto avvocato e pubblicista (editorialista del Mondo di Mario Pannunzio e del Corriere della Sera) che difese gli antifascisti davanti al Tribunale Speciale per la sicurezza dello Stato.