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Guido Crosetto, dal letto d’ospedale, ci spiega che cosa vuole FdI

David Allegranti

"Pensiamo che il centrodestra abbia il diritto di poter provare a governare. Quanto al programma in primis ci sono la Flat tax, l’abolizione della Fornero e il reddito di maternità"

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Roma. Guido Crosetto, coordinatore nazionale di Fratelli d’Italia, risponde al telefono dall’ospedale, dov’è ricoverato da ieri. Ha dovuto lasciare Montecitorio e ha saltato le consultazioni ma il messaggio per il presidente della Repubblica è chiaro, come ha peraltro detto la leader di Fdi Giorgia Meloni: “La mia proposta è che si metta in piedi un decalogo e si chieda il sostegno a parlamentari o il sostegno a partiti, o anche un governo di minoranza”.

 

Dice Crosetto al Foglio: “In questa prima fase confermiamo a Sergio Mattarella quello che ha letto sui giornali: pensiamo che il centrodestra abbia il diritto di poter provare a governare. Per noi sono imprescindibili la coalizione, che non può essere spaccata, e il programma”. Insomma, “il centrodestra può solo stare unito. Quanto al programma in primis ci sono la Flat tax, l’abolizione della Fornero e il reddito di maternità”.

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I Cinque stelle però fanno proposte strane. “Ormai hanno un solo punto imprescindibile: Di Maio. Sono disponibili a qualunque programma ma l’unica cosa alla quale non rinunciano è il loro candidato. Questo però non è politicamente rilevante, a noi interessano le cose da fare, non le persone”. Vogliono anche abolire “i vitalizi” (che però non si chiamano più così). “Li possiamo anche portare a zero, ma il punto è un altro: hanno capito di non poter fare il reddito di cittadinanza e quindi insistono solo su Di Maio. E comunque nella scorsa legislatura non hanno votato la nostra proposta per adeguare i vitalizi a quanto uno ha versato. Sul tema dell’indennità invece, e qui parlo a titolo personale, dico: quanto vale un parlamentare? Vale quanto un dirigente dello Stato o meno? Ed è pensabile che ci sia un dirigente pubblico che eventualmente guadagni il doppio di un parlamentare? Per me non è il massimo. A quel punto dico: meglio zero. Facciamo come il parlamento francese. Si consente al parlamentare di avere la sua attività lavorativa privata e in parlamento ci va ogni due settimane”.

 

La nascita del governo, intanto, sembra andare per le lunghe. Ma è tutto normale, dice Crosetto. “I tempi in politica aiutano sempre. Quello che è impossibile oggi diventa più facile fra due settimane o tre. Anche perché è già cominciato l’attacco di Di Maio, che ha cercato di ingraziarsi interlocutori interni al Pd che non siano Renzi. Un governo Pd-Cinque stelle dovrebbe essere più facile. Ma c’è un problema che si chiama Renzi, che Di Maio prova in qualunque modo a indebolire”. Chiediamo a Crosetto se potrebbe mai nascere una sorta di Pdl 2.0, un partito unico di centrodestra. Risposta: “E’ una delle possibilità sul piatto. Alcuni condividono, altri no. Io, stavolta, mi censuro. Attendo il dibattito nel partito. Intanto il centrodestra è un cantiere aperto, ha avuto il coraggio di porre alcuni temi al centro del dibattito politico. I Cinque stelle sono invece più posizionati sulla linea del Pd. Si sono adeguati ai benpensanti. Sono un po’ gauche caviar, un po’ fighetti. Si chiedono che cosa pensa Londra o l’Europa, quali cravatte mettere la mattina”.

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