A Ostia cadono le accuse di mafia. Where is the beef?
In questo processo, per la prima volta, fu riconosciuta a Roma l'associazione mafiosa. Diciamo che non è una buona notizia per i professionisti dell’anti Mafia capitale.
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Al direttore - Caro Cerasa. Leggo sulle agenzie: “Cade l'associazione e l'aggravante della modalità mafiosa. Si chiude con 10 condanne e 8 assoluzioni il processo d'appello che vedeva alla sbarra diciotto persone, tra cui componenti delle famiglie Fasciani e Triassi, accusate di aver dominato le attività illecite a Ostia, quartiere litoraneo di Roma”. Dunque, non era mafia?
Luca Tidei
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In questo processo, per la prima volta, fu riconosciuta a Roma l'associazione mafiosa. Diciamo che non è una buona notizia per i professionisti dell’anti mafia capitale. Dov’è la mafia? Where is the beef?
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Claudio Cerasa
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Qui trovate l'analisi di Massimo Bordin, nella sua Bordin line del 14 giugno, sulla vicenda giudiziaria:
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La sentenza di ieri della seconda corte d’appello romana, al di là delle connessioni processuali tecnicamente intese, non è comunque una buona notizia per i magistrati della procura impegnati nel processo Mafia capitale. I giudici d’appello dovevano giudicare imputati delle famiglie Fasciani e Triassi, alcuni dei quali condannati in primo grado per 416 bis o per reati per i quali era comminata l’aggravante relativa alla mafia. Tutto ciò ieri è caduto con la sentenza d’appello, dove pure 10 dei 18 imputati sono stati condannati, ma per semplice associazione a delinquere o per altri reati pur gravi ma senza l’aggravante di mafia. L’effetto concreto è sulle pene, presso che dimezzate, ma quello simbolico è ancor più significativo per il processone di Rebibbia. I Triassi di Ostia sono originari di Siculiana, in provincia di Agrigento, base delle famiglie Cuntrera e Caruana, narcotrafficanti di notevole e indiscussa caratura mafiosa. [continua a leggere]
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