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Quella contro le donne è una guerra di riconquista

Adriano Sofri

Nell'Afghanistan dei talebani, sprofondare sotto il burka dopo esserne venute fuori e aver respirato a pieni polmoni, nella luce del giorno, è come essere riafferrate dagli aguzzini dopo un’evasione

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Da un quarto di secolo ho pensato che in gran parte della terra si andasse combattendo una micidiale guerra incivile per la riconquista delle donne. Preventiva, nei luoghi in cui i padroni delle donne sentivano il desiderio di libertà scorrere sotto la loro pelle, o vendicativa, dove era riuscito a farsi strada. Mai è stato così chiaro come nell’Afghanistan vilmente consegnato ai talebani. Respirare sotto il burka disperando di potersene spogliare un giorno è un’orribile prigionia. Sprofondare sotto il burka dopo esserne venute fuori e aver respirato a pieni polmoni, nella luce del giorno, è come essere riafferrate dagli aguzzini dopo un’evasione, o peggio, dopo una grazia, una promessa di liberazione. La guerra di riconquista.

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