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Piccola Posta

Il diritto di parlare, sempre

Adriano Sofri

Roberto Formigoni deve poter parlare di qualunque cosa, in qualunque momento. E così gli altri detenuti

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Il mensile Tempi rivendica per Roberto Formigoni la possibilità, che gli è stata negata dal magistrato di sorveglianza, di intervenire, nel periodo quotidiano in cui può uscire dalla detenzione domiciliare, in un incontro pubblico a sostegno del No al referendum. Per rafforzare la sua opinione, Tempi ricorda che “per anni, ed è solo per fare l’esempio più noto, Adriano Sofri, condannato per l’omicidio Calabresi, ha scritto dal carcere di Pisa su Repubblica, Panorama e il Foglio”.

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Il mensile Tempi rivendica per Roberto Formigoni la possibilità, che gli è stata negata dal magistrato di sorveglianza, di intervenire, nel periodo quotidiano in cui può uscire dalla detenzione domiciliare, in un incontro pubblico a sostegno del No al referendum. Per rafforzare la sua opinione, Tempi ricorda che “per anni, ed è solo per fare l’esempio più noto, Adriano Sofri, condannato per l’omicidio Calabresi, ha scritto dal carcere di Pisa su Repubblica, Panorama e il Foglio”.

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Non occorre che dica che mi auguro che Formigoni possa parlare in qualunque momento e di qualunque cosa, e che così sia per ogni detenuto, dove non lo vietino argomentate ragioni di sicurezza altrui. Per rafforzare l’auspicio e rinfrescare la memoria, desidero aggiungere a quelle citate sulle quali scrivevo dalla galera altre reputate testate, per esempio quella di Tempi.

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