PUBBLICITÁ

Viaggiatore in terra

Julien Green

Nutrimenti 2015, 224 pp., 17 euro

PUBBLICITÁ
“Viaggiatore in terra” di Julien Green è un racconto enigmatico. E’ uno di quei libri che non vi lasciano più, che finiscono col seguirvi (perseguitarvi?) per il resto della giornata. Le sue immagini si rintanano nella vostra testa, e mentre passate la serata mettendo palline colorate sull’albero di Natale se ne stanno silenti in un angolino finché, ogni tanto, non si divertono a stuzzicarvi. Escono fuori e vi fanno tornare in mente qualcosa di misterioso e irriconoscibile. Siete voi, sappiatelo. Quelle immagini parlano di voi, e vi paralizzano, con lo sguardo perso nel vuoto, mentre restate con la fetta di panettone a mezz’aria tra il piatto e la bocca. Insomma, se volete stare in pace con voi stessi, non leggetelo. Se invece siete dei temerari e volete farvi stupire, posate quella fetta di panettone e divoratevi questo libro. Il ritmo è l'arma in più di queste storie, che includono anche “Christine”, “Le chiavi della morte”, “Leviatano” e “Maggie Moonshine” (le ultime tre sono inedite in Italia e le propone per la prima volta Nutrimenti). Dicevo il ritmo, la suspense. Il fluire delle immagini che Green – uno dei romanzieri più apprezzati del secolo scorso – sradica dal subconscio del lettore è incalzante. Si parla di chi è strappato dalla propria quiete, magari angusta ma pur sempre rassicurante, e scopre un altro io, l’urlo della propria anima, irriconoscibile fino ad allora, che smaschera ciò che rende ciascuno di noi diverso da tutti gli altri. Insomma, se avete il coraggio di rovistare tra quanto di più tenebroso e misterioso si trova in fondo a voi, leggetelo.
PUBBLICITÁ