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Renzi potrebbe lasciare il Pd

La rassegna della stampa internazionale sui principali fatti che riguardano da vicino il nostro paese. Oggi articoli di Tribune, Ard, Parlamentskaja Gazeta, Deutschlandfunk e Domradio

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Renzi sul punto di abbandonare il Pd 
Parigi, 16 set - (Agenzia Nova) - Già presidente del Consiglio, il senatore del Partito democratico (Pd), Matteo Renzi, vuole uscire dalla formazione per creare una nuova famiglia politica centrista. Lo scrive il quotidiano francese “La Tribune”, spiegando che una simile mossa è destinata a destabilizzare la situazione politica italiana a poche settimane dalla nascita di un nuovo governo formato da Movimento 5 Stelle e Pd. Renzi per il momento non ha rilasciato dichiarazioni in merito, limitandosi a dare appuntamento al mese prossimo, in occasione della Leopolda, il meeting dei suoi sostenitori. In molti all’interno del Pd chiedono all’ex premier di non uscire dal partito. Secondo la stampa italiana Renzi potrebbe portare con sé 31 senatori.
 
 
Salvini minaccia il governo con i referendum
Berlino, 16 set - (Agenzia Nova) - Il leader della Lega, Matteo Salvini, minaccia di bloccare l'azione del governo con una serie di referendum di iniziativa popolare. È quanto riferisce l'emittente televisiva tedesca “Ard”, che in questo modo riassume il discorso di Salvini al raduno della Lega tenuto a Pontida nella giornata di ieri, 15 settembre. “Profetizzando il suo imminente ritorno al potere”, Salvini ha annunciato “una massiccia opposizione” contro l'esecutivo formato da Movimento 5 Stelle (M5S) e Partito democratico (Pd). In particolare, il leader della Lega ha dichiarato l'intenzione di raccogliere le firme per un referendum popolare contro l'eventuale abrogazione del decreto sicurezza bis da parte del governo. “Se toccano il nostro codice per la sicurezza, non otterremo 500 mila firma, ma cinque milioni, per difendere i confini inviolabili del nostro paese”, ha affermato Salvini. Un ulteriore consultazione popolare andrebbe indetta contro una modifica in senso proporzionale della legge elettorale, poiché andrebbe a svantaggio della Lega. Inoltre, il leader della Lega ha definito “traditori” e “attaccati” alla poltrona” i Cinquestelle, già suoi alleati nel precedente governo. Infine, Salvini ha indetto per il 19 ottobre prossimo a Roma una manifestazione di massa contro il governo, definendola “festa dell'orgoglio nazionale”. 
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Berlusconi e Salvini concordano opposizione congiunta al governo
Mosca, 16 set - (Agenzia Nova) - I leader di Forza Italia e Lega, rispettivamente Silvio Berlusconi e Matteo Salvini,si sarebbero incontrati il 13 settembre scorso a Milano giungendo a un accordo sulla "creazione di un fronte comune per garantire un'opposizione efficace" al governo. Come riferito dal quotidiano russo "Parlamentskaja Gazeta", il "tanto atteso" incontro tra Berlusconi e Salvini era "necessario per superare la sfiducia reciproca e ripristinare i rapporti".
 
Grandi (Unhcr) elogia nuova politica governo su immigrazione
Berlino, 16 set - (Agenzia Nova) - L'Alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, Filippo Grandi, ha elogiato il governo per la nuova politica in materia di immigrazione, simboleggiata dal piano per il sistema di ripartizione dei migranti che giungono in Italia tra gli Stati membri dell'Ue e dell'autorizzazione ad attraccare a Lampedusa concessa alla Ocean Viking, nave operata dalle organizzazioni non governative Medici senza frontiere (Msf) ed Sos Méditerranée con a bordo 82 migranti soccorsi nel Mediterraneo. La “gestione flessibile” dei rapporti con le navi delle ong da parte del governo formato da Movimento 5 Stelle (M5S) e Partito democratico (Pd) è per Grandi “un segnale di speranza”, riferisce l'emittente radiofonica tedesca “Deutschlandfunk”. Secondo l'Alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, con il nuovo corso in materia di immigrazione, in Italia il dibattito “non sarà più distratto da questioni di dettaglio, ma si concentrerà sui problemi reali”.
 
 
Papa Francesco critica condizioni carceri italiane
Colonia, 16 set - (Agenzia Nova) - Papa Francesco ha criticato le condizioni delle carceri italiane e ha affermato che “la prigione non è la soluzione ai problemi, ma è essa stessa un problema che deve essere risolto”. Lo riferisce “Domradio”, emittente radiofonica dell'arcidiocesi di Colonia. In un'udienza per i cappellani delle carceri italiane, per la Polizia e per personale dell’Amministrazione penitenziaria tenuta in Piazza San Pietro il 14 settembre scorso, il Pontefice ha chiesto “un maggiore impegno per la riabilitazione dei detenuti e misure contro il sovraffollamento” degli istituti di pena. In particolare, il Papa ha dichiarato: “Devono essere create condizioni di vita dignitose, altrimenti le carceri si trasformeranno in polveriere di rabbia e non in luoghi di reintegrazione”. Francesco ha quindi ringraziato i cappellani, gli agenti e il personale impiegato nelle carceri per “il lavoro nascosto che svolgono, spesso difficile e scarsamente soddisfacente, ma necessario” che “non consiste soltanto nel sorvegliare i detenuti, ma anche nel sostenere i deboli”. Il Pontefice si è poi detto “consapevole delle difficoltà nella carceri e, al tempo stesso, ha invitato tutto il personale dell'Amministrazione penitenziaria a “non dimenticare il bene che può fare ogni giorno”, richiamando l'opportunità che ha di essere “costruttore di ponti tra il carcere e la società civile”.
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