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Stelle, come pazze, nella notte alpina

Pierangelo Buttafuoco

Ognuna, con un tubetto di colori – a olio, a tempera – ma anche con matite, si faceva punto di bucare il buio

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Come le pazze, le stelle – ieri – nella notte alpina. Ognuna, con un tubetto di colori – a olio, a tempera – ma anche con matite, si faceva punto di bucare il buio. Ma per dispetto. Spremevano quei cilindri fino in fondo per cavarne macchie e sfregi da spalmare, poi, sul bozzolo di delicata felicità. Giusto quello dove Luna e Lupo se ne stavano stretti definitivamente innamorati. Le stelle volevano un manicomio di ripicche ma, proprio pazze, non si accorgevano di mobilitare intorno a Luna e a Lupo una grande festa di meraviglia. Lei bisbigliava lei a lui, e lui, sbirciando la rabbiosa allegria dei colori, planava sul sorriso di lei: “Sono i reticoli sublimi dell’incontro, tu e io”.

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