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Guglielmo da Baskerville alla fermata di Barberini

Era tutto un perdere le corse, ieri, in metropolitana a Roma

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Solo ciò che se ne va ci appartiene veramente. Era tutto un perdere le corse, ieri, in metropolitana. I pendolari sostavano, correvano, giravano intorno ma non riusciva altro, a loro, che vedere andare via i convogli. E così negli aeroporti, e nelle stazioni – perfino in autostrada – tutto un andarsene via di tutto. C’era Guglielmo da Baskerville sulla banchina destra della fermata Barberini. Aspettava il suo alunno, Adso da Melk, e teneva in serbo per lui il nome della Rosa: “Chissà dove sarai, chissà la tua ironia”. Parlava Umberto Eco e rispondeva Emilio Speciale: “Scelgo il tuo veloce volo”.

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