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"Riqualificazione della spesa” o tagli? Partono le polemiche sul Bilancio di previsione

Giovanni Seu

Il cronoprogramma del centrosinistra prevede l’arrivo del bilancio in consiglio comunale subito dopo il voto delle regionali e l’approvazione entro febbraio. Dal centrodestra non arrivano segnali minacciosi ma è forte la volontà di incidere

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Prima la pandemia e poi la guerra in Ucraina con il conseguente caro prezzi hanno contribuito a rendere ingrato il compito di elaborare il Bilancio di previsione, l’atto più importante del Comune poiché assegna le risorse a ogni assessore e ne determina lo spazio dell’agire politico. Rispetto all’anno scorso a Palazzo Marino sono stati più svelti, il documento contabile è stato licenziato dalla giunta e, al momento, transita in commissione. Il tema politico che domina è il taglio dei servizi, dovuto alla stretta finanziaria, che appare ancora più gravoso se si considera che la mano che deve sforbiciare appartiene al centrosinistra: “Non ci sono né ci saranno tagli ai servizi fondamentali– afferma al Foglio il capogruppo del Pd Filippo Barberis – questo bilancio è improntato alla riqualificazione della spesa: ci siamo mossi con grande tempestività per ridurre al minimo l’esercizio provvisorio e impegnare i fondi del Pnrr per gli investimenti”. Ma come ammette lo stesso esponente piddino la manovra non è sufficiente, restano alcuni ambiti come i municipi e la cultura sotto-finanziati che richiedono un intervento correttivo: “Prima dell’estate faremo una variazione di bilancio – spiega – impiegando l’avanzo di bilancio e altre entrate che aspettiamo dal governo; nel frattempo faremo un monitoraggio dei settori che possono avere bisogno di ulteriori fondi”. Il rapporto con il governo è il tasto dolente in questo momento, le difficoltà nella preparazione del bilancio sono state ingigantite dall’atteggiamento che Barberis non esita a definire di chiusura verso Palazzo Marino: “C’è l’inflazione, tra le spese correnti abbiamo registrato un aumento di 43 milioni per M4, di 30 per l’energia, la mobilità è stata potenziata con nuove linee anche in superficie ma il governo non lo vuole riconoscere. Faccio un esempio preciso per descrivere le difficoltà che stiamo incontrando: l’esecutivo ha deciso di bloccare il rilascio dei certificati anagrafici presso le tabaccherie e le edicole, in questo modo è aumentato il carico sugli sportelli comunali”. E’ possibile che già in Aula il bilancio possa essere emendato, magari dove si sono verificati i tagli più in profondità: “Quando completeremo l’esame in tutte le commissioni – conclude il capogruppo Pd – ci sarà un confronto con la maggioranza e faremo le valutazioni, l’attenzione ai servizi sarà sempre il nostro faro”.

 

La logica della maggioranza è chiara: dato il contesto questo è il miglior bilancio possibile. Per l’opposizione si tratta di un discorso inaccettabile, come spiega il capogruppo della Lega Alessandro Verri: “Il fatto che la guerra in Ucraina non fosse ipotizzabile non cancella le responsabilità di un’amministrazione che ha dimostrato un’incapacità di programmazione di cui oggi raccogliamo i frutti: ricordo i bandi degli immobili andati deserti, l’incapacità di attrarre investimenti dei privati che pure prediligono la nostra città. I tagli ai servizi sono pesanti, oltre al meno 40 per cento sui municipi ci sono quelli di carattere sociale su affitto e vacanze di cui sono vittime gli anziani”. Respinto al mittente anche l’atteggiamento poco collaborativo del governo: “Ha stanziato 400 milioni per il territorio contro gli extracosti, altri 25 per M4, 15 per la sicurezza – snocciola le cifre l’esponente del Carroccio –, la verità è che ci troviamo con un aumento delle tariffe dei trasporti, delle mense, degli asili e probabilmente della pubblicità senza che ci vengano spiegati i disavanzi delle municipalizzate, fatta eccezione per Sea che produce dividendi”.

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Il cronoprogramma del centrosinistra prevede l’arrivo del bilancio in consiglio comunale subito dopo il voto delle regionali e l’approvazione entro febbraio. Dal centrodestra non arrivano segnali minacciosi ma è forte la volontà di incidere: “Faremo le nostre proposte per contrastare l’aumento delle tasse e della tariffe – afferma il consigliere di Fdl Marco Bestetti – non ci sarà ostruzionismo a patto che il dialogo sia sempre possibile”.

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