PUBBLICITÁ

GRANMILANO

Nuovi saperi: le università sono già oltre la zona rossa

Daniele Bonecchi

Bocconi progetta il capitalismo sostenibile, PoliMi lancia Polifactory e Statale avrà il campus

PUBBLICITÁ

Mentre la pandemia continua a mordere e il governo accende il semaforo rosso (salvo contrordine) la Lombardia che vuole tornare a spingere la crescita ha bisogno di una cospicua iniezione di sapere, ricerca e formazione. E le università si stanno attrezzando. Alla Bocconi, che per l’inaugurazione dell’anno accademico hanno giocato la carta europea, ospitando Ursula Von der Leyen, il futuro in una parola è “inclusione”. Bocconi ha aumentato il numero delle borse di studio e il rettore, Gianmario Verona l’ha indirizzata verso un “filone che la pandemia ha reso ancora più drammaticamente evidente: il capitalismo sostenibile. Ci stiamo dedicando a fornire una prospettiva più integrata, in un contesto moderno, congeniale al ruolo dell’impresa. L’idea è di dar voce agli stakeholder, per dar voce anche ai portatori d’interesse. Dobbiamo saper fornire una prospettiva per un’economia che abbia sempre più un ruolo integrato nella società. La pandemia ha esacerbato la situazione, un esempio sono gli Stati Uniti dove le morti da Covid sono collegate a determinati quartieri e a certe etnie, una cosa drammatica”.

ABBONATI PER CONTINUARE A LEGGERE
Se hai già un abbonamento:

Altrimenti


Mentre la pandemia continua a mordere e il governo accende il semaforo rosso (salvo contrordine) la Lombardia che vuole tornare a spingere la crescita ha bisogno di una cospicua iniezione di sapere, ricerca e formazione. E le università si stanno attrezzando. Alla Bocconi, che per l’inaugurazione dell’anno accademico hanno giocato la carta europea, ospitando Ursula Von der Leyen, il futuro in una parola è “inclusione”. Bocconi ha aumentato il numero delle borse di studio e il rettore, Gianmario Verona l’ha indirizzata verso un “filone che la pandemia ha reso ancora più drammaticamente evidente: il capitalismo sostenibile. Ci stiamo dedicando a fornire una prospettiva più integrata, in un contesto moderno, congeniale al ruolo dell’impresa. L’idea è di dar voce agli stakeholder, per dar voce anche ai portatori d’interesse. Dobbiamo saper fornire una prospettiva per un’economia che abbia sempre più un ruolo integrato nella società. La pandemia ha esacerbato la situazione, un esempio sono gli Stati Uniti dove le morti da Covid sono collegate a determinati quartieri e a certe etnie, una cosa drammatica”.

PUBBLICITÁ

 

Affrontare le complessità è il tema di oggi e di domani, e proprio in questi mesi si è proposto lo scontro tra economia e sanità, che va superato. “Tipico esempio delle complessità, bisogna affrontare i problemi con l’interdisciplinarietà”, insiste Verona. Il Recovery fund è la scommessa di ricostruire insieme l’Europa più forte, capace di fronteggiare soprattutto la ferita della disuguaglianza (di genere, geografica, di reddito) spiegano in Bocconi. “Personalmente concordo sulle priorità indicate dall’Unione: il digitale, il capitale umano, la sostenibilità. Poi non ho capito come verranno allocati i fondi, ma credo debbano servire per progettare il futuro”, conclude Verona. Il Politecnico ha deciso di potenziare il Polifactory, creato e coordinato dal dipartimento di Design in collaborazione con Meccanica ed Elettronica, Informazione e Bioingegneria: un laboratorio di ricerca interdisciplinare che esplora la relazione tra design e nuovi modelli di produzione, al servizio delle Pmi. Situato nel Campus Candiani, all’interno del distretto dell’innovazione di Bovisa, Polifactory ha uno spazio di 300 mq che ospita un coworking dedicato alla sua comunità di innovatori e un Fab Lab equipaggiato con tecnologie per la fabbricazione digitale, per la materializzazione di prodotti-servizi interattivi. Polifactory, tra l’altro, si occupa di progetti di ricerca e innovazione, digital transformation dei prodotti e dei servizi, ricerca sperimentale e progetti pilota con enti e istituzioni per favorire il trasferimento o l’aggiornamento delle competenze sul design e il digital manufacturing a imprese e professionisti. Polifactory è diventato un “key enabling technology centre” riconosciuto dalla Commissione europea. Non basta. Il Poli, sempre attivo nello sviluppare sinergie col mondo imprenditoriale, ha deciso di rafforzare la collaborazione con Huawei con l’istituzione di borse di studio per giovani ricercatori nell’ambito delle wireless communications. Politecnico e Huawei infatti collaborano da oltre 10 anni.

 

PUBBLICITÁ

L’Università Statale è un cantiere e non è un modo di dire. Infatti, il cda, nei giorni scorsi, ha approvato il progetto del nuovo Campus dislocato all’interno di Mind (area Expo), che sarà realizzato da Lendlease, il gruppo australiano che si sta imponendo anche in Lombardia nella rigenerazione urbana. Il nuovo polo universitario (valore 338 milioni) si estende su 190.000 metri quadri e ospiterà una comunità di oltre 23 mila persone; il contributo pubblico sarà di circa 158 milioni di euro, di cui 135 milioni di finanziamento pubblico stanziato per la valorizzazione dell’area Expo 2015 nell’ambito del “Patto per la Lombardia” e 23 coperti con fondi dell’Ateneo. La concentrazione delle competenze scientifiche multidisciplinari che caratterizzano la Statale in un unico campus all’interno di Mind potenzierà le sinergie a contatto con i laboratori di Human Technopole e con una rete di aziende che si stanno strutturando e che potranno attingere competenze tra le strutture di ricerca su grandi progetti di innovazione. Andrea Ruckstuhl, responsabile Italia e Europa per Lendlease, ha voluto precisare che “il progetto scientifico della Statale è perfettamente integrato all’interno dell’ecosistema dell’innovazione che stiamo creando da due anni a questa parte e contribuirà attivamente al successo dello stesso progetto di Mind.

 

Sarà un luogo aperto, di sperimentazione e contaminazione dei saperi scientifici, un luogo destinato all’incontro e allo scambio di idee, ove ci sarà una continuità fisica tra l’università e il quartiere circostante per favorire le interazioni tra il mondo accademico con le imprese, le start up, i centri di ricerca, il network internazionale e gli altri partner del progetto di Mind, il tutto considerando naturalmente l’aspetto ambientale e sociale dello spazio.” Ma tutte le università lombarde hanno bisogno di ossigeno, non solo per restare al passo con gli altri atenei d’Europa ma anche per garantire al mondo dell’impresa giovani preparati e una partnership moderna. La Regione Lombardia ha investito nel sistema universitario 407 milioni di euro. Soldi dei lombardi investiti nel capitale umano, ben spesi.

Di più su questi argomenti:
PUBBLICITÁ