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Festival dell'Ottimismo

Elsa Fornero: "Basta Quota 100,101 o 102. Ora politici ed economisti siano onesti"

Redazione

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"La riforma delle pensioni voluta dal governo gialloverde, la cosiddetta Quota 100, si basava sul luogo comune della necessità di sostituire i lavoratori anziani con quelli giovani. Anche il premier Conte l'aveva promesso con entusiasmo. Non solo non è andata così, ma è pure un ragionamento sbagliato". Così parla Elsa Fornero, intervistata da Simonetta Sciandivasci al Festival dell'Ottimismo organizzato dal Foglio. 

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Secondo l'economista il mondo del lavoro oggi ha bisogno di "complementarietà" tra le generazioni: "l'esperienza" degli anziani che si aggiunge "all'entusiasmo e alla predisposizione alle nuove tecnologie" dei giovani, così "le aziende sono più complete e "produttive". Altro che "sostituzioni". Per l'ex ministra del lavoro durante il governo Monti anche un momento d'orgoglio: "Uno studio rivela che dopo la mia riforma le aziende hanno introdotto robuste nuove forze lavoro, anche giovani". E la linea non cambia: "Basta quota 100, 101 e 102, basta pensionamenti generalizzati, piuttosto si aiutino le categorie in difficoltà". 

 

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Fornero, collegandosi al difficile periodo di emergenza sanitaria, ha detto che oggi ai politici e agli economisti tocca essere onesti, dire la verità, anche a costo di dire finalmente "non lo sappiamo", e fornire dati precisi e credibili. Cosa che "qualcuno nelle elezioni presidenziali americane non ha fatto". 

 

Infine una concessione al clima da party, nonostante la pandemia: "Oggi vorrei ascoltare La gatta di Gino Paoli e Blowin' in the Wind di Bob Dylan, sperando davvero che arrivi un vento dolce". 

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