il caso

“Le indagini non sono segrete”: così Anm e Fnsi promuovono la gogna

Ermes Antonucci

In un convegno le incredibili affermazioni di Santalucia, presidente del sindacato delle toghe, e di Lorusso, a capo del sindacato dei giornalisti. Lo sconcerto del viceministro della Giustizia Sisto: "Durante le indagini il segreto è la regola"

Le coincidenze a volte assumono un significato particolare. Così martedì sera, mentre veniva diffusa la notizia dell’apertura di un’indagine da parte della procura federale belga sulle ripetute fughe di notizie sul Qatar gate, a Bari si teneva un convegno promosso dall’Associazione nazionale magistrati, dedicato al rapporto tra giustizia e informazione. Interveniva il presidente dell’Anm, Giuseppe Santalucia: “Il processo penale non è il luogo della segretezza e non lo sono neanche le indagini, che devono rimanere segrete solo in casi eccezionali. Il segreto è contrario alla democrazia”. Seguiva Raffaele Lorusso, segretario della Federazione nazionale della stampa: “Il dovere del giornalista è quello di pubblicare la notizia indipendentemente dal fatto che possa anche riguardare una fase delle indagini in cui la notizia deve restare segreta”.

 

Affermazioni che risultano in contrasto non solo con il buon senso, ma anche con la legge. E’ il nostro codice di procedura penale, infatti, a tutelare il segreto durante le indagini (articolo 329) e a vietare la pubblicazione da parte dei giornalisti di atti coperti da segreto, anche solo nel loro contenuto (articolo 114). Per non parlare del principio di presunzione di innocenza previsto dalla Costituzione (articolo 27) e delle varie carte deontologiche.

 

Si comprende dunque la meraviglia espressa dal viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, anche lui ospite del convegno e costretto a ricordare ai capi dei sindacati dei magistrati e dei giornalisti che nel nostro ordinamento “il segreto nella fase delle indagini è la regola, almeno finché gli atti non vengono portati a conoscenza dell’indagato”.

 

Una scena emblematica del perché la gogna all’italiana resterà ancora per molto tempo un unicum nel mondo.