contro mastro ciliegia

Fuga di notizie? In Belgio no

Maurizio Crippa

Martedì il Soir e il settimanale Knack hanno pubblicato dettagli di una relazione del giudice Michel Claise. In Italia non ci avremmo fatto nemmeno caso, è la normalità del mercimonio tra pm e stampa. Ma a Bruxelles, ohibò, qualcuno ha la forza di incazzarsi

Gli avvocati della moglie e della figlia di Antonio Panzeri, prima di cedere alla richiesta di estradarle in Belgio, hanno giocato una carta che a noi italiani, paese di nere galere, sembra scontata: verificare le condizioni delle carceri belghe. A Bruxelles saranno rimasti forse un po’ basiti. Perché lì sono un paese un tantino più serio in fatto di giustizia, politica e anche circo mediatico. Così ad esempio ieri la procura federale ha fatto sapere che potrebbe aprire un’inchiesta non a strascico sulle vacanze di tutti quanti gli europarlamentari, anche di quelli soltanto “nominati”, come al “Grande fratello”. No, un’inchiesta sulle troppe fughe di notizie sulla stampa che rischiano di danneggiare le indagini. Si indagherà sull’origine di queste fughe di notizie, altro che “bavaglio alla stampa”. Martedì il Soir e il settimanale Knack hanno pubblicato dettagli di una relazione del giudice Michel Claise. In Italia non ci avremmo fatto nemmeno caso, è la normalità del mercimonio tra pm e stampa. Ma in Belgio, ohibò, qualcuno ha la forza di incazzarsi. “E’ raro che così tante informazioni sensibili arrivino alla stampa quando l’indagine è appena iniziata”, scrive l’Echo. (Ah, assieme ai due giornali belgi, quello italiano fornito di dettagli era Rep., noblesse oblige). 

  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"