L'ANNUNCIO
"Mille agenti penitenziari in più in quattro anni", dice al Foglio Delmastro
Tagli all'amministrazione penitenziaria? "Già presentato un emendamento di maggioranza per mille nuove assunzioni", spiega il sottosegretario alla Giustizia in quota FdI. "Manovra scritta in trenta giorni sull'onda dell'emergenza energetica"
“Purtroppo la manovra economica, scritta in trenta giorni sull’onda dell’emergenza energetica, ha comportato tagli anche per il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria. E’ pur vero però che abbiamo già dato un primo segnale con la presentazione di un emendamento di maggioranza, a cui ho avuto l’onore di dare il parere favorevole del governo, che prevede l’assunzione di mille agenti di Polizia penitenziaria nei prossimi quattro anni. Questo a far comprendere che l’attenzione alla Polizia penitenziaria da parte del governo è alta”. Ad annunciarlo al Foglio è Andrea Delmastro Delle Vedove, sottosegretario alla Giustizia e deputato di Fratelli d’Italia.
L’annuncio del sottosegretario giunge dopo le polemiche per la notizia del taglio di oltre 35 milioni di euro, spalmati per i prossimi tre anni, previsto nella legge di Bilancio per l’amministrazione delle carceri italiane. Una riduzione delle risorse, per di più in un anno segnato da una situazione di emergenza (80 i suicidi tra i detenuti da inizio 2022), che ha mandato su tutte le furie i sindacati della polizia penitenziaria.
“Sicuramente – afferma Delmastro Delle Vedove – ben prima della prossima manovra finanziaria adotteremo provvedimenti che rafforzeranno la Polizia penitenziaria. Il mondo del carcere ha bisogno di più risorse umane, più strumenti e maggiori certezze”. “Ad esempio, occorre un protocollo operativo che stabilisca il confine tra lecito e illecito durante gli interventi degli agenti nel corso delle sommosse. Anche l’intervento sulla videosorveglianza, perché possa garantire agli agenti le prove del loro corretto operato, è un altro segnale di grande attenzione”.
“Sono tutte cose che faremo ben prima della prossima finanziaria”, conclude Delmastro Delle Vedove.
rischi e prospettive