(Foto di Ansa) 

Ruby ter, i pm chiedono una condanna di 6 anni per Berlusconi

Ermes Antonucci

Per la procura di Milano, il leader di Forza Italia ha corrotto la giovane orginaria del Marocco e le altre ragazze ospitate ad Arcore per rendere falsa testimonianza

La procura di Milano ha chiesto una condanna a sei anni di reclusione per corruzione in atti giudiziari nei confronti di Silvio Berlusconi. La richiesta è giunta al termine del processo Ruby ter, che vede imputati l’ex premier e altre 28 persone, tra cui una ventina di cosiddette “Olgettine”, le ragazze ospitate alle serate di Arcore che sarebbero state pagate, secondo l’accusa, per dire il falso nei processi sul caso di Karima El Mahroug, la ragazza marocchina ospite nella residenza dell’ex presidente del Consiglio quando era ancora minorenne. Per i reati di concussione e prostituzione minorile Berlusconi è stato assolto in via definitiva. Tuttavia da quel processo nacque il fascicolo sulla ipotizzata corruzione delle ragazze presenti alle feste – compresa Ruby – perché sostenessero la versione delle “cene eleganti”. Nei confronti dell’ex premier, il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e il pm Luca Gaglio hanno chiesto anche di confiscare una somma pari a 10 milioni e 800 mila euro, ritenuta “prezzo della corruzione”. 
Nei confronti di Karima El Mahroug i pm hanno chiesto una condanna a 5 anni per corruzione in atti giudiziari e falsa testimonianza, e la confisca di 5 milioni di euro, quale provento del reato corruttivo da parte di Berlusconi. Per le altre ragazze imputate ospiti delle serate di Arcore, circa una ventina, chieste condanne fino a cinque anni di reclusione.  


Tra le richieste degli inquirenti c’è anche quella di condannare la senatrice Maria Rosaria Rossi a un anno e 4 mesi per falsa testimonianza. Due anni la richiesta invece per il giornalista Carlo Rossella. Chiesti 6 anni e 6 mesi per Luca Risso, ex compagno di Ruby. L’unica assoluzione riguarda l’imputato Luca Pedrini.


“A queste ragazze è stato assicurato che sarebbero state a posto sia come reddito, con un mensile da 2.500 euro, che per un tetto, una casa, un alloggio”, ha affermato il pm di Milano Luca Gaglio durante la requisitoria, ripresa oggi dopo l’udienza di una settimana fa. “Ci sono elementi e prove – ha spiegato il pm – che dimostrano che già dal 2011”, prima che le giovani andassero a testimoniare in aula, “esisteva un accordo corruttivo” tra l’ex premier e le ragazze “volto ad ottenere le false testimonianze di tutte le testimoni dei Ruby 1 e 2”. Le giovani venivano “pagate anche per rendere interviste ai media non diverse da quelle in tribunale”.

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