Editoriali

Consiglio di stato boccia Tar: riabilitate le linee guida per le cure domiciliari del Covid

Redazione

La decisione del presidente Frattini mette di nuovo le cose a posto e sospende l’assurda sentenza che avrebbe lasciato il paese privo di un protocollo per le terapie a casa

L’ordinanza del Tar del Lazio che annullava la circolare del ministero della Salute contenente le linee guida per le cure domiciliari contro il Covid ci era apparsa illogica e pericolosa, ma quando abbiamo commentato la sentenza non ci aspettavamo che la reazione del Consiglio di stato sarebbe stata così immediata. Oggi, infatti, il presidente del Consiglio di stato Franco Frattini è intervenuto con urgenza e con un ordine monocratico ha sospeso la sentenza del Tar. Secondo i giudici amministrativi di primo grado, le linee guida del ministero entravano in contrasto con l’autonomia della professione medica “imponendo puntuali e vincolanti scelte terapeutiche”. Ma nel decreto sospensivo Frattini, più correttamente, spiega che in quella circolare non c’è alcuna imposizione, perché si tratta di “raccomandazioni e non di prescrizioni vincolanti”.

Il merito del ricorso verrà discusso il 3 febbraio, ma la sospensione è molto importante perché altrimenti il paese sarebbe privo di linee guida per curare il Covid (cosa che, durante l’epidemia più grave della storia repubblicana, sarebbe tanto grave quanto assurda). La decisione del Tar era stata usata dai giornali che strizzano l’occhio ai No vax per attaccare il ministro Roberto Speranza, accusato di aver impedito di curare i malati. In realtà quel documento, redatto dall’Aifa e altre istituzioni scientifiche, serve proprio a curare al meglio i pazienti, secondo le terapie riconosciute a livello internazionale. Questa querelle però è anche il segnale di una conflittualità nella giustizia amministrativa. Il Tar Lazio aveva già sospeso la nota sulle cure domiciliari nel marzo 2021 e il Consiglio di stato aveva già annullato quella decisione.  Dopo un anno il Tar ha ignorato quella pronuncia e ha ripreso quella decisione con le stesse motivazioni, sentenza risospesa dal Consiglio di stato per la medesima ragione. L’intervento di Frattini è stato rapido, probabilmente perché l’ordinanza del Tar oltre a essere illogica era anche un affronto al Consiglio di stato.

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