PUBBLICITÁ

Cittadini, non sudditi

Giacinto della Cananea

La trasparenza e la coerenza delle norme sono il cuore delle democrazie liberali, non inutili orpelli

PUBBLICITÁ

L’importanza della fiducia reciproca tra i cittadini e le istituzioni pubbliche considerate nel loro insieme, cioè la Repubblica, è stata più volta sottolineata in questo giornale, anche ieri. E’ bene tornarvi, ancora una volta, per trarre alcune lezioni da quanto non è andato per il meglio, o non è andato affatto bene, nel corso del 2020. 

ABBONATI PER CONTINUARE A LEGGERE
Se hai già un abbonamento:

Altrimenti


L’importanza della fiducia reciproca tra i cittadini e le istituzioni pubbliche considerate nel loro insieme, cioè la Repubblica, è stata più volta sottolineata in questo giornale, anche ieri. E’ bene tornarvi, ancora una volta, per trarre alcune lezioni da quanto non è andato per il meglio, o non è andato affatto bene, nel corso del 2020. 

PUBBLICITÁ

  
Innanzitutto, va affermata un’istanza di chiarezza. La chiarezza è, da sempre, un requisito delle regole con cui lo stato fornisce un orientamento ai cittadini, legittimando o incentivando determinate condotte oppure vietandole. Da molto tempo e da più parti, sono stati espressi giudizi negativi sull’adeguatezza delle regole stabilite dalle nostre istituzioni. La situazione è peggiorata nel corso di quest’anno, non solo nella prima fase dell’epidemia, quando ciò avrebbe potuto essere in qualche modo giustificato dall’emergenza, ma anche nelle ultime settimane, quando sono mancate regole chiare e comprensibili. Lo hanno riconosciuto anche i rappresentanti delle più alte istituzioni del nostro paese. Per esempio, in occasione dello scambio di auguri con la stampa parlamentare, il presidente del Senato ha sottolineato che, in prossimità del Natale, “le famiglie non sanno a oggi se, quando e con chi potranno viverlo. E’ incomprensibile che gli italiani non sappiano come comportarsi. Regole anche ferree, ma certe” ( 18 dicembre). 

   

La chiarezza è indissolubilmente associata alla certezza del diritto, che ha un’importanza basilare per l’economia di mercato. Essa, per sua natura, rifugge più di ogni altra dall’incertezza. Risente negativamente, quindi, dei ripensamenti, delle variazioni, delle deroghe di cui purtroppo è ricca la gran messe di regole adottate dal governo: all’inizio di dicembre, sono stati vietati i movimenti di persone verso le seconde case ubicate in altre regioni, ma pochi giorni fa è stata disposta una deroga; alcune scadenze fiscali sono state variate all’ultimo momento; sono stati contraddittori i provvedimenti riguardanti l’apertura dei ristoranti. Il problema delle certezza del diritto si è manifestato anche in rapporto ai controlli sul rispetto delle innumerevole regole stabilite dal governo.

PUBBLICITÁ

 

Non si è ancora sbiadito il ricordo delle differenti applicazioni alle limitazioni poste ai movimenti di persone nel corso della prima fase della pandemia. In vista del prossimo anno, e dell’impulso da dare al rilancio delle attività economiche, è auspicabile che il governo riprenda l’iniziativa sulla semplificazione delle attività amministrative, per esempio cominciando con cento procedimenti, in modo da consolidare un metodo efficace e da estenderlo in seguito ad altri casi. 

 

Un’altra lezione da trarre dall’esperienza negativa di quest’anno riguarda la trasparenza della Pubblica amministrazione. Anche in questo caso, un allungamento dei tempi per rispondere alle istanze dei cittadini, un certo disordine, poteva essere tollerato nella prima fase dell’emergenza sanitaria, ma lo stesso non può dirsi per i mesi successivi. Nel corso dell’estate, vi è stato bisogno di un duplice intervento del giudice amministrativo (del Tar Lazio e del Consiglio di stato) per indurre il governo a concedere l’accesso ai verbali del comitato tecnico e scientifico per i quali la Fondazione Einaudi aveva presentato una precisa istanza. E’ doveroso riconoscere che, in seguito, l’accesso è stato ampliato. Ma una recentissima ordinanza cautelare del giudice amministrativo ha giudicato inadeguate, lacunose le basi sulle quali è stato imposto l’uso della mascherina agli alunni delle scuole elementari, anche in un caso in cui veniva segnalato un difetto di ossigenazione; ha richiesto, quindi, al governo di fornire tutti i verbali e un’apposita relazione sulle evidenze scientifiche. 

 
La chiarezza e la certezza delle regole, unitamente alla trasparenza, sono altrettanti elementi che differenziano le democrazie liberali dagli ordinamenti dove il decisore politico fa e disfa le regole a suo piacimento. Miglioramenti su questi versanti recherebbero senz’altro importanti benefici a tutti i cittadini, oltre che agli operatori economici. Gioverebbero anche all’opinione che dell’Italia hanno i nostri partner, in Europa e altrove. 

PUBBLICITÁ
PUBBLICITÁ